Sacco e Vanzetti, "That agony is your triumph"

Qualche giorno fa il programma "Il Tempo e la Storia" di Rai Storia, si è occupato del caso di Sacco e Vanzetti (ad oggi il video non è ancora disponibile sul sito), una vicenda che, seppur conosciuta, è sempre utile riascoltare. Grazie al prof. Mauro Canali, è stato ricostruito il contesto storico degli Stati Uniti intorno agli anni della Prima guerra mondiale, percorso da una stretta verso l'immigrazione e la politica di sicurezza di fronte al cosiddetto "pericolo rosso". In quel periodo, essere italiani e nello stesso avere simpatie per il movimento anarchico, come lo erano Sacco e Vanzetti, non era garanzia per vivere una vita tranquilla, e non fu poi così strano che i due vennero arrestati e processati per omicidio e rapina, accuse totalmente inventate, ma che gli valsero la condanna a morte. Solo il 23 agosto del 1977, a cinquant'anni esatti dalla loro esecuzione, il governatore dello Stato del Massachusets, Michael Dukakis, riabilitò i nostri due connazionali. Ha colpito, nel racconto de Il Tempo e la Storia, che all'interno della provenienza italiana, al momento dell'arrivo a Ellis Island, i moduli dell'immigrazione distinguevano tra "italiano del Nord" e "italiano del Sud", attribuendo ai secondi, perché considerati più inaffidabili, un surplus di emarginazione e quindi di "controllo" da parte delle pubbliche autorità. E ancora il dato che tra la fine dell'Ottocento e il 1915, nove milioni di italiani emigrarono oltre Oceano, quattro milioni nei soli Stati Uniti. Si tratta di numeri sicuramente noti, ma che secondo me è utile e non retorico ricordare ogni tanto, anche per capire meglio il presente. Sulla storia di Sacco e Vanzetti, una meravigliosa canzone - The Ballad of Nick & Bart (Here's to you) - scritta da Ennio Morricone per la voce di Joan Baez (che chiude il film "Sacco e Vanzetti" di Giuliano Montaldo, 1971), è capace, ancora oggi, di farci emozionare al ricordo di questi due grandi italiani: