Per ottenere foto da professionisti è necessaria una reflex digitale con relativo corredo di obiettivi da migliaia di euro? Prima o poi ti sarai posto questa domanda. È naturale chiederselo quando si deve decidere tra l’acquisto di una reflex o di una digitale compatta. O quando si muore di invidia per gli scatti spettacolari di altri fotografi. Volendo ribaltarla, potresti chiederti: i professionisti usano le fotocamere digitali compatte? Io me lo sono chiesto più volte e un po’ alla volta ho scoperto che molti fotografi di professione si sono distinti per aver creato almeno parte delle loro opere senza usare una reflex. E si parla di opere messe in vendita o stampate in libri o, ancora, esposte all’interno di mostre. Sapere che ci sono fotografi in grado di creare scatti di valore con fotocamere compatte ci fa capire come da una parte l’evoluzione tecnologica permetta risultati di elevata qualità anche con strumenti che ci entrano in tasca, dall’altro come le abilità del fotografo contino sempre tantissimo e la fotocamera sia solo un mezzo.
Ma quali fotocamere compatte scelgono i professionisti?
Ovviamente, le fotocamere compatte non sono tutte uguali. In particolare, alcuni modelli più di altri aiutano a produrre scatti memorabili. Un po’ di tempo fa, sul blog di PhotoShelter (azienda che fornisce servizi per fotografi) ho letto un articolo interessantissimo proprio su questo argomento. L’articolo riporta le risposte di circa 50 fotografialle domande:
- che fotocamera usi (sottointeso: fotocamera compatta)?
- Che gadget o accessori aggiuntivi usi?
- Hai qualche consiglio da professionista per chi usa la stessa fotocamera?
Inoltre, ogni fotografo ha dovuto fornire una foto scattata con la macchina fotografica specificata. È emersa così una classifica delle compatte più usate dai professionisti. Eccola, dalla più diffusa alla meno diffusa:
- Canon Powershot serie G,
- iPhone,
- Leica serie D-LUX,
- Lumix DMC-GF1 (che in realtà è una micro quattro terzi),
- Canon PowerShot S90 IS,
- Lumix DMC-FZ28,
- Nikon Coolpix s570,
- Lumix DMC FX150,
- Olympus Stylus 770sw,
- Canon Powershot D10,
- Fujifilm J38,
- Canon Powershot sd790,
- Sony Nex-5 (anche questa una micro quattro terzi),
- Ricoh CX-2,
- Nikon P6000.
Ciò che mi ha colpito di più è la seconda posizione dell’iPhone. Sapevo che, soprattutto nelle ultime versioni, l’iPhone si è spesso dimostrato un buon alleato per un fotografo, ma non credevo a questo livello.
Al contrario, il primo posto della Powershot serie G era invece prevedibilissimo. Al momento della pubblicazione dell’articolo, luglio 2010, la più recente era la G11, ora è disponibile la Canon Powershot G12 che è degna erede della stirpe. Altre fotocamere nella classifica potrebbero non essere più disponibili al giorno d’oggi perché soppiantate dai modelli successivi.
La Nikon Coolpix P6000 risulta ultima, ma la Nikon Coolpix P7000 (e presto la P7100, che è già stata annunciata) è un’agguerrita rivale della Powershot G12. Interessante inoltre la presenza in posizioni elevate di molti nomi che nel mondo delle reflex non esistono neppure, o si limitano ad una fetta di mercato molto ridotta (come Sony e Olympus). Per leggere in dettaglio le risposte di ciascun fotografo, ti consiglio di andare all’articolo originale: 15 digital point-and-shoot cameras used by pro photographers(15 fotocamere digitali punta e scatta usate dai fotografi professionisti).
Altri esempi di fotocamere compatte usate dai professionisti
L’elenco non si esaurisce con l’articolo di PhotoShelter. Già nel libro Guida pratica alla fotografia con i grandi reporter di National Geographic, avevo letto un intero capitolo dedicato al viaggio attraverso l’America del fotografo Robert Clark interamente documentato attraverso un cellulare.
Ho poi approfondito la ricerca e sono incappato in Alex Majoli, fotografo per l’agenzia Magnum, Magazine Photographer of the Year e pubblicato su importanti riviste, come Newsweek. Majoli è un fotoreporter che ha fotografato guerre e popoli in difficoltà, usando molto spesso fotocamere compatte Olympus, dalla C3030 alla C8080.
Preferisce le compatte perché il suo lavoro richiede di viaggiare leggeri e di essere sempre pronti a cogliere l’attimo (non può fermarsi a cambiare obiettivo). Inoltre, i risultati ottenuti non hanno nulla da invidiare agli scatti prodotti dalle reflex. Per approfondire e conoscere qualche tecnica per usare al meglio la tua compatta, leggi l’articolo Alex Majoli points and shoots.
Ho trovato anche il fotogiornalista Zoriah, che ha pubblicato su riviste e quotidiani come Newsweek, The New York Times, The Wall Street Journal. Zoriah non usa principalmente compatte, ma si è posto la sfida di scattare reportage di qualità con una compatta da 70$ e ha riferito i risultati in un paio di articoli: Photojournalism With a Point and Shoot Camera – Becoming a Photojournalist With Budget Camera Equipment e How To Shoot Photojournalism With Cheap Cameras – The Point and Shoot Photojournalist – Pt 2.
Anche Thomas Dworzak, fotografo Magnum, ha pubblicato diverse foto scattate con digitali compatte. Il fotografo giapponese Daido Moriyama testimonia poi in un video come la fotocamera sia solo uno strumento e lui abbia spesso lavorato con fotocamere compatte ricevute in regalo, che non aveva scelto lui.
Infine, il fotografo paesaggista Darwin Wiggett per un anno si è impegnato a scattare con una compatta e ha riportato le foto sul suo blog nella serie the daily snap. La sua scelta iniziale è stata la Canon Powershot G11, ma verso la fine ha usato anche una Sigma DP1x che si è rivelata migliore sotto diversi aspetti, grazie soprattutto alle migliori caratteristiche tecniche.
Perchè questi professionisti scelgono le compatte?
Leggendo le varie testimonianze, emerge nettamente un singolo motivo che spinge un professionista a scegliere una compatta ed è quello più ovvio: la portabilità.
I photoreporter e gli amanti della street photography le apprezzano perché sono leggere da trasportare quando ci si sposta per molto tempo a piedi e sono inoltre poco appariscenti. Anche alcuni amanti della fotografia artistica le apprezzano perché l’arte è dappertutto e grazie ad esse non perdono occasioni di immortalare una scena particolarmente significativa.
Se osservi bene i modelli citati in questo articolo, inoltre, ti accorgerai che comunque, tranne qualche eccezione, per la maggior parte si tratta di compatte un po’ più avanzate, con controlli manuali e soprattutto una buona qualità nei file prodotti. Quindi, è importante la portabilità, ma un certo livello di qualità deve essere garantito.
Altri modelli di compatte “professionistiche”
Durante le mie ricerche sull’argomento sono poi incappato in altri modelli di fotocamere compatte più recenti adeguate a fare foto di livello superiore:
- Panasonic Lumix LX5,
- Ricoh GR Digital,
- Olympus XZ-1,
- Samsung EX1.
In questi due articoli trovi anche considerazioni a riguardo di alcuni di questi modelli:
- http://heartifb.com/2011/06/28/compact-cameras-for-fashion-bloggers/
- http://www.bjp-online.com/british-journal-of-photography/test/2024966/compact-cameras
La morale della favola
Questo articolo non è un puro esercizio di curiosità, l’argomento mi ha sempre interessato e stimolato molto. Quando trovo uno scatto estremamente efficace nella composizione, nell’esposizione, nell’uso dei colori e poi scopro che è stato scattato con una fotocamera compatta, provo soddisfazione ed una certa eccitazione. Scatti di questo tipo sono quelli che più esaltano le abilità dell’uomo (il fotografo), piuttosto che i tecnicismi dello strumento (la fotocamera). Essi affermano e sottolineano che le foto sono fatte dal fotografo, non dalla fotocamera, concetto a cui sono sempre stato affezionato. Se una macchina fotografica garantisce un buon livello qualitativo nei file e fornisce i controlli manuali (talvolta neanche quelli, vedi iPhone), è già sufficiente per creare foto degne di essere stampate ed incorniciate. Tienilo bene presente le prossime volte che valuterai le tue o le altrui foto e soprattutto quando starai ragionando sul tuo prossimo acquisto fotografico o consigliando un amico a riguardo.