Il film simbolo che, con la sua vittoria nel 2013 alla 70ma Mostra Internazionale d’ Arte Cinematografica di Venezia del Leone d’Oro, ha scardinato le categorie di opera cinematografica proclamando la definitiva affermazione del genere documentario e portando sotto i riflettori il talento e l’eccellente livello del cinema del reale italiano, concorre ora a diventare il migliore documentario italiano dell’anno. Sacro GRA di Gianfranco Rosi è infatti uno dei cinque film finalisti al Doc/it Professional Award, l’unico premio di categoria che ha coinvolto più di 150 professionisti del settore, per votare le migliori opere del cinema del reale fra oltre le 80 che hanno partecipato quest’anno. Al centro dell’opera il mondo umano che abita il GRA, il Grande Raccordo Anulare di Roma, che con i suoi 70 km è la più estesa autostrada urbana d’Italia. Questo fiume di traffico in eterno movimento e chi lo abita mostrano contraddizioni che lasciano a bocca aperta, mondi in movimento che si intersecano, ignari gli uni degli altri; il film ha comportato due anni di riprese e ben otto mesi di montaggio assieme a Jacopo Quadri, per un arduo lavoro di sintesi inteso a restituire quella coralità dispersa e inedita.
Gianfranco Rosi
“Nel periodo in cui giravo avevo in mentre tre parole: sottrazione, trasformazione e struttura. Dare il minimo di informazioni su persone e luoghi, creare un universo in cui la realtà si trasforma in qualcosa d’altro, comporre una drammaturgia che rispetti l’ordinario” (Gianfranco Rosi).
Il documentario è proiettato nelle sale di 14 città, in Italia e in Europa, grazie a Il Mese del Documentario, manifestazione giunta quest’anno alla terza edizione e che ha visto triplicare il suo pubblico nell’edizione precedente. Organizzata e fortemente voluta da Doc/it – Associazione Documentaristi Italiani, in collaborazione con l’Associazione dell’Autorialità Cinetelevisiva 100autori, la kermesse nasce con l’intento di promuovere e diffondere il meglio del cinema del reale in sala e, in una formula unica nel suo genere, quest’anno si tiene a Roma, L’Aquila, Bari, Milano, Napoli, Nola, Noto, Nuoro, Palermo, Trieste e per l’estero Berlino, Grenoble, Londra e Parigi nell’arco di un intero mese di proiezioni.
Sacro GRA si contenderà assieme agli altri 4 finalisti anche il Premio del Pubblico, proclamato dagli spettatori di tutte le 14 città e offerto dall’Associazione dell’Autorialità Cinetelevisiva 100autori che riconferma il suo sostegno all’iniziativa a testimonianza della sua vicinanza con il mondo del documentario: Dal profondo (Valentina Pedicini), SmoKings (Michele Fornasero), Stop The Pounding Heart (Roberto Minervini), The Stone River (Giovanni Donfrancesco).
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Proiezioni: 18 maggio, lunedì, ore 21.00 Roma. 19 maggio, martedì, ore 18.30 Londra. 20 maggio, mercoledì, ore 20.00 Nuoro; ore 20.00 Parigi. 24 maggio, domenica, ore 18.00 Roma (replica). 25 maggio, lunedì, ore 18.00, Palermo; ore 20.30 Bari; ore 21.00 Trieste; ore 21.30 Milano. 26 maggio, martedì, ore 18.30 L’Aquila; ore 21.00 Nola. 7 giugno, domenica, ore 16.30 Berlino. Sedi de Il Mese del Documentario: Roma- Casa del Cinema. Bari- Cineporto (in collaborazione con l’Apulia Film Commission). L’Aquila- Sala rossa del Gran Sasso Science Institute (grazie al Centro Sperimentale di Cinematografia). Milano, Cinema Beltrade (grazie al Centro Sperimentale di Cinematografia). Nola, Cinema Multisala Savoia. Nuoro, Auditorium Giovanni Lilliu(grazie a ISRE-Istituto Superiore Regionale Etnografico). Palermo, Sala Bianca Centro, Cantieri Culturali alla Zisa (grazie al Centro Sperimentale di Cinematografia). Trieste, Cinema Ariston. Berlino, Kino Babylon (grazie all’Istituto Italiano di Cultura). Parigi, Cinéma La Clef (grazie all’Istituto Italiano di Cultura).