"L'origine della lettura è la solitudine e la noia. Quand'ero piccola leggevo molto,leggevo per ore e ore. Ricordo che leggevo fino a che non avevo finito il libro, poteva durare anche un giorno o due, ininterrottamente; mi fermavo solo per mangiare, fare pipì e poche altre cose. Leggevo perché non c'erano bambini con cui giocare, mia madre lavorava in casa e non poteva portarmi da nessuna parte. Io non sapevo cos'altro fare tutto il giorno in casa.Così leggevo.
La lettura ha questa origine molto povera, e un po' triste. Per questo i giovani non leggono: perchè da bambini non hanno letto,e non hanno letto perché avevano compagni con cui giocare o mamme che li portavano di qua e di là. Quelle mamme oggi si lamentano con me che i loro ragazzi non sanno leggere: ma avrebbero pagato il prezzo della solitudine e della noia dei loro pargoli? Li avrebbero lasciati a casa a far niente? No, la compulsione di portarli a nuoto, a flauto, a danza è troppo forte.
Poi arriva la scuola. La scuola è ancora peggio, organizza migliaia di corsi pomeridiani e di "uscite": nei bOschi, nei musei, nei saloni. Bellissimo. Scuola Progresso. Fondamentali le gallerie di Pietro Micca, ma poi non chiediamoci PERCHÉ' I GIOVANI NON LEGGONO. No, invece ce lo chiediamo, e organizziamo fior di convegni, dibattiti, associazioni: un mare di roba Pro Lettura.
Forse basterebbe lasciare ai giovani il tempo. Il tempo di leggere, ad esempio."
Paola Mastroccola, "La gallina volante"
(vi consiglio tutti i libri di questa autrice, sono poetici, divertenti e bellissimi)