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Sadie Jones, Piccole guerre, il libro del cuore della settimana ad Atlantide

Creato il 03 novembre 2010 da Atlantidelibri
Diane Evans, Kate Mosse

Image by CompletelyNovel.com via Flickr

Un ottimo secondo libro, dopo Il ragazzo del fiume, pure edito da Mondadori.  Sadie Jones ci porta indietro agli anni 50, più precisamente nel 1956 a Cipro, con ciprioti e greci ben decisi a interrompere il dominio britannico.
Maggiore dell’esercito britannico, Hal Treherne viene inviato a Cipro portando con sé la moglie, Clara, e le loro figlie gemelle. In questa situazione, che diventerà via via più difficile e pericolosa, la coppia vivrà differenti battaglie, lei per cercare di tenere al sicuro le sue bambine, lui a contatto con gli orrori della guerra, con il dilagare della violenza trai propri uomini e gli insorti. In queste condizioni non è facile restare uniti, e Sadie Jones è molto brava nel descrivere la cresente tensione all’interno della coppia, mentre fuori dalle mura domestiche pare accadere di tutto: ne viene fuori un libro vibrante di emozioni reali!

Sadie Jones, Piccole guerre, Mondadori

Hal Treherne è un giovane militare inglese che, a metà degli anni Cinquanta, ha davanti a sé una brillante carriera. Trasferito a Cipro (allora colonia britannica) per contrastare la campagna militare-terroristica avviata dai greco-ciprioti in lotta per l’indipendenza, Hal parte senza esitare, portando con sé la moglie Clara e le due figlie. Ma Cipro si rivela un luogo più pericoloso del previsto, l’emergenza militare subisce in quei mesi un’accelerazione. Hal e Clara devono combattere ciascuno la propria guerra, uno in prima linea, assistendo a violenze inimmaginabili commesse anche dai suoi commilitoni, l’altra per tenere insieme la famiglia. Le atrocità della guerra si fanno via via più evidenti, Hal si ritrova impreparato ad affrontare quel pantano morale, perso in una crisi che sconvolge tutti gli ambiti della sua vita. Mentre Clara comincia ad avere paura di lui, fedeltà e devozione vengono messe a dura prova. Quel che ne esce è un’intensa e provocatoria riflessione sulle devastazioni meno apparenti ma non meno profonde della guerra, e sulla fragile forza degli affetti.



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