Magazine Cinema
Regia: Daniel SpinosaOrigine: UsaAnno: 2012Durata: 115'La trama (con parole mie): Matt Weston lavora per la CIA come custode di una casa sicura a Città del Capo, e coltiva da mesi il desiderio di essere trasferito a Parigi, dove sta per tornare la sua ragazza. Non ha ancora avuto incarichi importanti e non è mai stato al centro dell'azione quando nella sua vita piomba Tobin Frost, un ex agente divenuto fuorilegge che intende trafficare un file con informazioni riguardanti elementi corrotti dei servizi segreti di tutto il mondo, CIA inclusa. Braccato da misteriosi inseguitori e costretto a rifugiarsi all'ambasciata statunitense, Frost diverrà partner forzato di Weston, confuso rispetto a dove si trovi la verità: sta nelle parole del suo "protetto" o in quelle dei suoi capi? Nella ribellione o nell'informazione?La risposta giusta potrebbe costargli la vita.Onestamente, pensavo davvero molto peggio.Le prospettive perchè fosse previsto un uragano di bottigliate c'erano tutte: un regista di quelli presi direttamente dal grande libro dei mestieranti, il pessimo Ryan Reynolds, una trama che non si presentava come la più originale della Storia del Cinema ed un Denzellone Washington in gigioneggiamento selvaggio: eppure devo ammettere che Safe house si è lasciato guardare in discreta scioltezza, collocandosi senza infamia e senza lode tra quei titoli utili per i weekend di relax o le serate di stanca, quando non si vuole chiedere troppo al cervello ma neppure al tamarro che è in noi, e si cerca una pellicola che passi e vada, senza colpo ferire.Certo, effettivamente lo script è prevedibile e già visto e sentito, Reynolds è inespressivo come al solito, Washington spadroneggia quasi a voler rimarcare il fatto di trovarsi tra i produttori esecutivi della pellicola e già dal decimo minuto è chiaro quale sarà la direzione presa dal regista e come finirà la vicenda, eppure si segue il tutto con discreto piacere senza fare troppo caso alla senzazione di deja-vù perenne, Reynolds risulta quasi quasi simpatico - ho detto quasi, sia chiaro -, Denzellone comunque è un grande e quindi gli si perdona un eccesso di ego da crisi di mezza età e la regia di Espinosa, per quanto priva di qualsiasi originalità, non presenta neppure, di contro, particolari mancanze tali da giustificare la furia dello spettatore.Una volta presa coscienza di questi fatti, basta solo lasciarsi coinvolgere come se ci trovassimo in un episodio di Alias o 24, tornando con la mente alle atmosfere di un altro titolo dal sottoscritto decisamente più apprezzato e sopra le righe con lo stesso protagonista, Man on fire: azione e complotto mescolati come nel più classico degli spy movies del passato recente, con il dubbio a rendere la vita dura al consueto protagonista in pieno boy scout style fino all'inevitabile confronto tra le ombre del potere ed i suoi nemici - o almeno quelli dichiarati tali dallo stesso -.Insomma, tutto quello che, nel decennio passato, è stato seminato dai vari Bourne e tradotto in opere più o meno impegnate e riuscite negli anni della paura post undici settembre viene raccolto e sgravato del fardello di quel periodo, presentando un prodotto che ha tutte le caratteristiche del blockbuster senza impegno ma che, a conti fatti, riesce a mantenere la credibilità necessaria affinchè non si pensi di aver buttato nel cesso quasi due ore del proprio tempo con un'opera neppure degna di essere distribuita.Il peggio che possa capitarvi, tra una sparatoria ed un inseguimento, un complotto ed una storia d'amore, Brendan Gleeson e Vera Farmiga, è di assopirvi sul divano: ma niente paura.Il bello di prodotti come questo è che riescono a passare indenni anche attraverso il sonno, neanche fossero una sorta di maggiordomo premuroso che ci appoggia il cuscino sotto la testa dopo averlo sprimacciato e avvolge la coperta attorno ai nostri piedi, in pieno stile mummia egizia.A volte, dopo una giornata tra lavoro e impegni di ogni genere, non si può davvero chiedere quasi nulla di più.MrFord"He lives in a house a very big house
in the country
watching afternoon repeats
and the food he eats
in the country."Blur - "Country house" -
Potrebbero interessarti anche :
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Il food trucks a New York, Barcellona e Parigi
La nuova moda è arrivata e le protagoniste sono furgoncini e carovane meravigliose. Stiamo parlando dei food truck, ovvero cibo di prima qualitá sulle... Leggere il seguito
Da Witzbalinka
CULTURA, VIAGGI -
La vetrina degli incipit - Giugno 2015
L'incipit in un libro è tutto. In pochi capoversi l'autore cattura l'attenzione del lettore e lo risucchia nel vortice della storia. Oppure con poche banali... Leggere il seguito
Da La Stamberga Dei Lettori
CULTURA, LIBRI -
Stasera alle 23 su La7 Drive di Nicolas Winding Refn
Anno: 2011Durata: 95'Distribuzione: 01 DistributionGenere: AzioneNazionalita: USARegia: Nicolas Winding RefnDrive è un film del 2011 diretto da Nicolas Winding... Leggere il seguito
Da Taxi Drivers
CINEMA, CULTURA -
Luci e ombre di Calabria
Sono "emigrante". Nel senso che sono emigrata alla fine degli anni Novanta dalla Calabria al Lazio. Sono una di quegli emigranti senza il richiamo forte delle... Leggere il seguito
Da Luz1971
CULTURA, LIBRI -
It's the books, stupid! Reading is sexy in New York. Greenwich Village bookstores
#itsthebooksstupid: inciampare nei libri viaggiando - clicca qui per leggere le parti precedenti. Reading is sexy, and an integral part of the culture in New... Leggere il seguito
Da Bourbaki
CULTURA -
Libri messi all'indice e libri per ragazzi, buoni compagni di strada nella...
Libri “buoni e cattivi” scelti dai bambini e amati o non amati. Scelti tra proposte aperte, lontane da operazioni di censura. Il lavoro di Astrid Lindgren ha... Leggere il seguito
Da Zazienews
CULTURA, LETTERATURA PER RAGAZZI, LIBRI