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'Safe Standing Areas', MyROMA intervista Peter Daykin, coordinatore ufficiale della campagna 'Safe Standing' della Football Supporters' Federation (FSF)

Creato il 21 giugno 2013 da Stefano Pagnozzi @StefPag82
'Safe Standing Areas', MyROMA intervista Peter Daykin, coordinatore ufficiale della campagna 'Safe Standing' della Football Supporters' Federation (FSF)
MyRoma, l'AS Roma SupportersTrust, intervista Peter Daykin, coordinatore ufficiale della campagna 'Safe Standing' della Football Supporters' Federation (FSF), network di tifosi indipendente che coordina oltre 200.000  tra supporters e associazioni del Regno Unito in attività collettive volte a migliorare il calcio inglese. Dopo l'approfondimento con il supporto di Retesport(qui dettagli con podcast) l'associazione di tifosi intervista il responsabile del progetto inglese sugli aspetti più interessanti delle 'Safe Standing Areas'(posti in piedi sicuri, qui dettagli) che in Inghilterra ha ormai coinvolto oltre 70 tra i club delle divisioni inglesi e l'intera Scottish Football League con un 'occhio alla fattibilità anche in Italia, se e quando la situazione sulla legge sugli stadi sbloccherà(altro sulle Safe Standing Areas qui).
da: MyROMA.it
Gli stadi “all-seater” – cioè con soli posti a sedere – sono stati introdotti in Inghilterra in seguito  al Taylor Report, l’inchiesta ufficiale sul disastro di Hillsborough, un documento che venne pubblicato nel 1990. Non è vero che Hillsborough ha dimostrato che stare in piedi durante la partita è pericoloso? Ci puoi riassumere le prove? "Nel famoso rapporto della commissione d’inchiesta, il giudice Lord Justice Taylor disse che i posti in piedi non sono intrinsecamente pericolosi, una conclusione condivisa anche dal recente Hillsborough Independent Panel, l’inchiesta governativa sul disastro e le sue conseguenze. C’erano tanti motivi, adesso ben documentati, per i terribili avvenimenti che si sono svolti a Hillsborough: uno stadio inadeguato, mancata manutenzione, monitoraggio della polizia assolutamente negligente, recinti di metallo e soprattutto una cultura nella quale i tifosi erano demonizzati e trattati come gli animali; ma lo stare in piedi, in sé, non è stata una causa del disastro. Recentemente, il governo britannico ha cominciato ad esprimere l’opinione che standing è meno sicuro che sedersi, ma di fronte alla domanda di vedere le prove che potessero dimostrate questo fatto ha ammesso che si tratta soltanto di opinione e non di fatto. Standing non è vietato. Se il Leppings Lane End a Hillsborough avesse avuto una zona standing adeguata ai nuovi requisiti del Green Guide del governo, oppure una soluzione moderna come il rail-seating [largamente diffuse in Germania, n.d.r. ], il disastro semplicemente non sarebbe successo".
Ma a che serve? Perché non accettare di stare seduti? "Parecchi tifosi non hanno mai accettato il fatto che la standing area fosse la causa della tragedia di Hillsborough e per questo dovesse essere vietato; se vai a vedere qualsiasi partita oggi nel Premier League o nel Championship, vedrai migliaia di tifosi in piedi, sopratutto nei settori ospiti. La Standing area è una parte cosi integra del calcio che sembrava impossibile immaginare lo sport senza. E mentre il calcio inglese ha vissuto tanti miglioramenti dopo Hillsborough, l’arrivo degli stadi con posti interamente seduti è arrivato insieme a prezzi sempre più alti ed un crollo generale della qualità dello spettacolo negli stadi. Ci sono anche dei problemi legati al fatto che la gente sta in piedi davanti ad altri che hanno la voglia o la necessità di sedersi, quindi bloccando la vista. Nelle gradinate con posti in piedi possono stare più persone (settori di safe standing solitamente possono ospitare 1.8 tifosi per ogni sedia), il che permetterebbe alle società di abbassare i costi dei biglietti ma aumentare l’incasso totale. Allo stesso tempo i tifosi avrebbero la scelta di comprare posti in piedi o posti seduti, permettendo a tutti di vedere la partita nel modo che preferiscono e mettendo fine all’abitudine di stare in piedi nei settori riservati alle sedute. Migliorerebbe anche l’ambiente: alla fine, pure in chiesa la gente sta in piedi quando canta! Non vogliamo dire che ci dovrebbe essere l’obbligo di stare in piedi, nemmeno che ci sia un problema con lo stare seduti. Anzi, creare settori per stare in piedi in tutta sicurezza permetterebbe a chi vuole sedersi di farlo senza ostruzione".
Allora che cosa vuol dire esattamente il "Safe Standing"? Il governo Britannico ha già delle regole su come stare in piedi con sicurezza, ed ha già pubblicato delle regole che tutti i club dalla League One in giù devono seguire. Si chiama il Green Guide to Safety and Sports Grounds, a cura del dipartimento di Cultura, Media e Sport, che dedica ben 16 pagine alla fornitura di attrezzature per stare in piedi allo stadio. Secondo queste regole, i settori di safe standing assomigliano alle gradinate tradizionali ma con regole molto precise sulla pendenza, il numero di file e di barriere, numero massimo di posti, accessi, uscite ecc. In più, nuove tecnologie come “rail seating” – sedie a ringhiera - dove i tifosi in piedi sono protetti da una barriere ogni due file, danno ancora più protezione contro lo schiacciamento e il collasso della folla. Il Rail seating è molto diffuso nei Paesi Bassi e in Germania: ci sono tre modelli diversi soltanto nel Westfalenstadion del Dortmund, tutti senza porre alcun rischio. Il Football Supporters’ Federation rimane neutro sulla tecnologia precisa adatta a ciascun club o stadio: vogliamo che sia sempre garantito il diritto per i tifosi di scegliere di stare in piedi". Qui, in Italia, tanta gente vede il calcio inglese in tv e rimane stupita dagli stadi pieni ed ordinati.
Settori di safe standing cambierebbero qualcosa? "Diciamo che è ormai evidente che gli stadi non rimarrano a lungo cosi pieni: sopratutto quando si tratta dei tifosi ospiti, i numeri stanno calando ogni anno. Andare allo stadio è ormai costosissimo e con la crescita di alternative – le partite sul tv nei pub o sul internet a casa – i tifosi cominciano a scegliere di stare a casa. Anche nei club più importanti come Arsenal e Manchester United c’è una differenza tra biglietti venduti e tifosi presenti, visto che alcuni comprano posti che poi non usano, semplicemente per incassare i premi lealtà. Lasciando a parte gli ovvi benefici in termini di ambiente, la safe standing aiuterebbe a migliorare l’inclusione sociale, sopratutto tra i giovani. Una generazione intera manca al calcio inglese: C’è chi non ha più diritto alle agevolazioni per bambini, ma allo stesso tempo non guadagna abbastanza per comprare il biglietto intero. Giovani di questa categoria stanno perdendo l’abitudine ad andare allo stadio. Con i posti in piedi è possibile avere una gamma più larga di prezzi, offrendo delle possibilità a coloro - giovani o famiglie - che attualmente non possono permettersi il calcio da vivo".
Qual è la probabilità che Safe Standing sarà introdotto in Inghilterra? Da chi è sostenuto? "Nonostante tutte le inchieste ci dicano che stare in piedi non è stato fra le cause della terribile tragedia di Hillsborough, è difficile attuare un dibattito calmo e logico visto il contesto emotivo. Ci vorrebbe un ministro dello sport davvero molto coraggioso. Noi comunque crediamo che questa opposizione sconsiderata sia in sé pericolosa. Queste tecnologie sono frutto di esperienze pluriennale in Germania e altrove, mentre nelle serie minori inglesi la gente ha sempre avuto la possibilità di stare in piedi. La novità più importante per la campagna del FSF è stata senza dubbio la partecipazione dei club e di esperti del mondo calcistico. A gennaio 2012 l'Aston Villa ha scelto di rischiare, essendo la prima grande realtà a sostenerci. Da quel momento, sempre più club della Premier League e del Football League hanno deciso di aderire. Pure tantissimi rappresentanti delle Forze dell’Ordine che lavorano nel calcio, insieme a professionisti di sicurezza negli stadi e ricercatori del settore, hanno scelto di unirsi a noi e speriamo che infine il governo ci ascolterà. Vogliamo fare delle prove che possano essere controllate e misurate. E’ davvero cosi difficile nel 2013? Gli sviluppi recenti sono riscontrabili in un documento pubblicato da Cardiff City, appena arrivati in Premier League, con il sostegno del comune. Spiegano il perché della loro decisione di accettare la safe standing in alcuni settori dello stadio. Spiegano pure che questo provvedimento non è fuori legge: vediamo come risponderanno gli autorità".
Quali sono i svantaggi? Un club può comunque giocare in una competizione europea? Non è molto costoso introdurre le attrezzature? "Le regole UEFA dichiarano che le partite europee debbano essere giocate negli stadi con spalti intermanete occupati dai seggiolini, ma non che i tifosi devono per forza sedersi, il che spiega il continuo stare in piedi dei tifosi tedeschi nelle partite di Champions/Europa League. Il rail seating può dare ai club la flessibilità di scegliere posti in piedi o seduti nello stesso settore. Per quanto riguarda l’aspetto economico, il nostro modello suggerisce che il rendimento sull’investimento è considerabile. Più tifosi nel settore vuol dire più incasso per biglietti, e in molti casi il costo delle attrezzature sarebbe ammortizzato dopo 2 o 3 anni. Ma non stiamo cercando di imporre lo standing, vogliamo solo creare un contesto nel quale ogni club sia libero di scegliere se farlo o meno". In questa campagna per il safe standing, quali metodi risultano aver più successo?
"La cosa fondamentale è stata aver il sostegno dei club. Dopodichè era difficile che i nostri avversari cominciassero a chiamarci teppisti o una minoranza irrilevante. Trovare imprenditori dignitosi che possono portare avanti il nostro discorso, ha fatto una differenza enorme.
Abbiamo impiegato parecchio per arrivare a questo punto. All'inizio cercavamo di andare subito a parlare al governo ed alle autorità ma era facile per loro dare la responsabilità ad altri. La Premier League riferiva all'UEFA, ma l’UEFA citava la Premier League …  I responsabili della sicurezza davano la colpa al governo, il governo alle leghe, le leghe alle società calcistiche, le società dicevano che spettava alle prefetture locali, e questi dicevano che seguivano le regole delle responsabili della sicurezza! Questo circolo vizioso è cambiato da quando il FSF ha cominciato a lavorare con il Safe Standing Roadshow . Portiamo un esempio di  rail seating ai club e organizzazioni in tutto il paese. Mostrando un esempio pratico che fosse palesemente sicuro, ci permette di rompere le barriere e di confrontarci con i vari responsabili del settore. A questo punto diventa impossibile ignorare la volontà dei tifosi e le vere possibilità del safe standing moderno. Abbiamo impiegato tanto, e c’è ancora tanto da fare, ma piano piano stiamo creando qualcosa d’importante".
Ma pensi davvero che potrebbe funzionare in Italia? "Noi crediamo che il safe standing possa funzionare in Inghilterra perché la gente ha gambe e bocche e alcune vogliono stare in piedi e cantare alle partite di calcio, e non riusciamo a trovare alcuna evidenza secondo cui, se ben organizzata e regolata, la standing sia pericolosa. Se pure gli italiani hanno gambe e bocche e sono in grado di instaurare e controllare progetti sicuri, non vedo motivi per cui non dovrebbe funzionare anche in Italia".

Altro su MyROMA AS Roma Supporters Trust: http://infoazionariatopopolarecalcio.blogspot.it/search/label/MyROMA
Altro sulle Safe Standing Areas negli stadi qui: http://infoazionariatopopolarecalcio.blogspot.it/search/label/safe%20standing%20area

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