Come sapete la sicurezza in rete è un argomento che ci sta particolarmente a cuore per questo in Novembre abbiamo partecipato alla tavola rotonda di Navigare sicuri . Torniamo sull' argomento perchè la giornata di ieri 7 Febbraio è stata scelta a livello internazionale come spunto per discutere di un tema così importante e sottovaluto come la sicurezza dei nostri figli nella navigazione in rete .Il filmato che potete vedre qui sopra fornisce una chiave di lettura utile per far pensare noi genitori ad un argomento così delicato ed evidenzia quanto sia differente l' approccio tra adulti e ragazzi .
Il comunicato di Save the children tra i promotori della giornata,che vi riportiamo in parte, sottolinea aspetti che sono importanti per il nostro ruolo di genitori.
Safer Internet Day: nasce un’alleanza tra 50 associazioni, aziende, istituzioni per garantire un uso sicuro di internet da parte dei minori in Italia
La Giornata 2012 dedicata al tema del rapporto tra le generazioni. Secondo una nuova ricerca è forte l’attenzione di molti genitori - con il 63% che suggerisce ai figli come comportarsi online - ma il 39% dei ragazzi rivela di non tenere conto dei loro consigli quando naviga su internet. Inoltre il 13% di padri e madri italiani - non dialoga per niente con i figli rispetto a ciò che fanno in rete.La ricerca è stata realizzata con interviste ad un campione di 25.142 ragazzi di età compresa tra i 9 e i 16 anni, fruitori di internet, e altrettanti genitori (uno per ragazzo), tra la primavera e l’estate del 2010 in 25 paesi europei compresa l’Italia.
Insieme. Più connessi. Più sicuri. E’ questo lo slogan della giornata sulla sicurezza on line - il Safer Internet Day - che si celebra oggi in tutta Europa e che pone l’accento sulla comunicazione tra le generazioni.
Nonostante via sia una forte sensibilità dei genitori rispetto alle problematiche legate all’utilizzo di internet da parte dei figli, tuttavia restano molte zone d’ombra e una comunicazione fra generazioni che spesso non funziona come dovrebbe.
Il 63% dei genitori italiani dichiara di “agire in maniera positiva” suggerendo ai propri figli come comportarsi con i propri contatti on line, parlando delle situazioni che possono turbarli (56%) o di quelle che già li hanno infastiditi (26%), rileva la ricerca condotta da EU Kids Online e diffusa oggi (1).
Inoltre la gran parte dei genitori si considera “sicura e capace” di aiutare i propri figli nel caso in cui questi si imbattano i situazioni spiacevoli in rete e i genitori dimostrano una discreta fiducia nelle capacità di autodifesa dei ragazzi (70% in Italia). Questa consapevolezza, tuttavia, è in qualche modo condizionata, se si considera che il 54% dei genitori va a controllare comunque ex post i percorsi di navigazione dei propri ragazzi.
Molti genitori (l’82% in Italia, percentuale più alta del 10% rispetto alla media europea) ritengono “altamente improbabile” che i propri figli possano imbattersi in situazioni spiacevoli nei sei mesi successivi all’indagine. Tuttavia, dalla stessa indagine emerge che il 39% dei ragazzi italiani dichiara di ignorare i consigli dei propri genitori talvolta, mentre l’8% li ignora completamente. Vi è dunque un divario sensibile tra i comportamenti effettivi on line dei ragazzi e la percezione che ne hanno i genitori.
Di quali comportamenti stiamo parlando? Alcuni dati allarmanti emergono dalla ricerca condotta da Save the Children (2): 1 ragazzo su 3 invia o riceve messaggi a sfondo sessuale, il 32% dei teen ager dà il suo numero di cellulare a qualcuno conosciuto online, il 27% si dà appuntamento di persona con qualcuno contattato in internet e il 17% ha rapporti intimi con persone contattate via web.
“Nessuno singolarmente possiede tutte le competenze e gli strumenti necessari per la tutela di bambini e adolescenti online, per questo la realizzazione di un ambiente sicuro per i minori non può che essere una responsabilità condivisa”, commenta Angela Nava, Portavoce del Comitato Consultivo del Centro Giovani online. “Da questo assunto è nato l’anno scorso il Comitato Consultivo. Una grande sfida perché ben 50 organizzazioni non profit e profit, che condividono i principi sanciti dalla Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, hanno deciso di lavorare insieme e hanno redatto un’Agenda strategica per la promozione dei diritti online dei minori. Il Comitato lavorerà affinché: il tema della tutela online degli utenti più giovani occupi un posto centrale nel dibattito pubblico; agli aspetti legati alla tutela giuridica, si affianchino riflessioni e prospettive educative, rivolte a tutti gli attori coinvolti; i genitori e gli insegnanti siano adeguatamente sensibilizzati e o formati sul tema della tutela online in modo da poter comunicare e interagire su questi temi con i loro figli e studenti; i diretti protagonisti, bambini e adolescenti, possano beneficiare di una maggiore consapevolezza nell’utilizzo sicuro e positivo dei Nuovi Media e sia possibile garantire loro il diritto a prendere parte ai processi decisionali in merito”.
Pensiamo che parlare specialmente a chi non è coinvolto nella gestione del tempo dei figli in rete sia la cosa ora più importante sia a scuola che nella quotidianità.
Se volete approfondire Save the children .