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Saga “Angeli dell’Apocalisse” di Jackie Morse Kessler

Creato il 01 aprile 2011 da Nasreen @SognandoLeggend

Jackie Morse Kessler;

Saga “Angeli dell’Apocalisse” di Jackie Morse Kessler
Jackie Morse Kessler vive nello Stato di New York. Ha un dottorato in Letteratura americana e inglese ed è autrice di numerosi fantasy. Tra il bene e il male è il primo episodio di una nuova avvincente saga, Angeli dell’Apocalisse.

Sito: www.jackiemorsekessler.com

 

«Jackie Kessler ha un’abilità speciale nella costruzione dei dialoghi, una scrittura fluida e una buona dose di humour nero: doti che fanno di Tra il bene e il male un bestseller annunciato.»
Kirkus Review

 

Angeli dell’Apocalisse;

1. Angeli dell’Apocalisse. Fra bene e male (isbn:9788854127296)

2. Rage

3. + altri, a seguire

 

Saga “Angeli dell’Apocalisse” di Jackie Morse Kessler
Titolo: Angeli dell’Apocalisse. Fra bene e male
Autore: Jackie Morse Kessler
Serie: Angeli dell’Apocalisse, 1
Edito da: Newton & Compton
Prezzo: 12,90€
Genere: Young Fantasy, Angeli dell’Apocalisse
Pagine: 192 p.
Voto:
Saga “Angeli dell’Apocalisse” di Jackie Morse Kessler

Saga “Angeli dell’Apocalisse” di Jackie Morse Kessler
Saga “Angeli dell’Apocalisse” di Jackie Morse Kessler
Saga “Angeli dell’Apocalisse” di Jackie Morse Kessler

Trama: Lisabeth ha diciassette anni e odia la sua vita. I genitori la ignorano, le amiche non la capiscono e il suo fidanzato sembra non accorgersi di quello che lei desidera veramente. Perché lei vuole solo essere bella, magra e sicura di sé. Così il cibo diventa l’unico nemico sul quale scaricare ansie e sofferenze, e lo specchio il giudice più temuto. Ma poi, un giorno, accade qualcosa di straordinario: il mondo intorno a Lisabeth scompare e al suo posto si presenta Morte, un giovane dall’aspetto sfuggente e tenebroso che la nomina Carestia, Terzo Cavaliere dell’Apocalisse. Le affida un destriero nero, una bilancia e una missione: riportare l’equilibrio sulla Terra. Così, in sella al suo splendido cavallo, in un viaggio tra verità e sogno, Lisabeth troverà il coraggio per affrontare le miserie del mondo, diventerà capace di guardare la realtà con occhi nuovi e imparerà a combattere i demoni della sua vita.

 

Recensione:

“Angeli dell’Apocalisse. Tra il bene e il male” è il primo romanzo di una nuova serie fantasy composta, presumibilmente da quattro volumi, che l’autrice Jackie Morse Kessler ha creato nel tentativo di sensibilizzare i giovani lettori nei confronti di alcune problematiche adolescenziali. Sfruttare i romanzi fantasy per fare breccia nelle giovani menti è stato senza dubbio un vero colpo da maestro, un po’ come “insegnare senza l’ausilio dei libri“.

L’autrice è incredibilmente brava a gestire una tematica difficile come i disturbi dell’alimentazione – che è la l’argomento che affronta in questo primo romanzo – con eleganza, originalità e spirito.

Lisabeth ha diciassette anni, è anoressica e vive in una sorta di timore revenziale/odio nei confronti della madre che, da sempre concentrata su se stessa, si ricorda di avere una figlia solamente nel momento in cui può criticarla o, diversamente, usarla come trofeo da mostrare agli amici.

Lisabeth deve essere bella e perfetta al punto che diventa una mania. Si vede grassa e non c’è nulla che la possa convincere della sua bellezza e, successivamente, della sua estrema magrezza, non c’è nulla che non va. Per Lisabeth non è e non sarà mai troppo magra, proprio come non sarà mai – ovviamente – perfetta. Arriverà a voler controllare il suo corpo al milligrammo e a conoscere il cibo come il suo peggior nemico.

Ma, una sera, dopo una lite particolarmente accesa con il suo ragazzo -  che adora! – finirà per ingurgitare una dose sporpositata di tranquillanti: vuole morire.

Sarà proprio in quel momento che farà la sua entrata in scena Morte, uno dei quattro Cavalieri dell’Apocalisse, sottoforma di fattorino e le consegnerà la bilancia – e il titolo – di Carestia.

Inizierà una lenta e dolorosa presa di coscienza che porterà Lisabeth a scendere a patti con la sua nuova carica, che la porterà a confrontarsi con l’Ancella della Morte, Guerra, e con se stessa. Lisabeth non desidera fare del male, anzi è portata a fare del bene, eppure non si rende conto che la persona a cui sta facendo più del male è proprio se stessa privandosi del cibo che le da energie necessarie per vivere e, perchè no, per aiutare il prossimo.

L’autrice porterà pian piano Lisabeth a rendersi conto dell’importanza del cibo attraverso una sensibilizzazione della ragazza nei confronti delle tragedie del mondo. Di fronte alla morte di decine di persone che non hanno -  e no, che non vogliono – da mangiare, spingerà la protagonista a rendersi conto dei suoi errori e  a farle ammettere il suo bisogno di aiuto.

Lo stile un po’ noir, condito da una buona dose di humor, permetterà al romanzo di evolversi e snodarsi fra queste tematiche molto complesse, con una facilità e una scorrevolezza impressionante.

Impossibile non rimanere affascinanti dalle figure di Morte, apparentemente giovane ragazzo dalla fredda pacatezza assolutamente inquietante, e Pestilenza con la sua incredibile umanità. Guerra, invece, risulta essere il personaggio più stereotipato e quindi quello che coinvolge di meno, nonostante sia l’antagonista di Carestia ( Lisabeth) fin dal primo momento vista la tendenza di Lisabeth a non scatenare volontariamente le lotte per il cibo in giro per il mondo, scontentando così la sete di sangue di Guerra.

Un romanzo piacevolissimo e dal finale inaspettato – anche se un po’ troppo semplicistico -  e positivo. Probabilmente, visto che l’idea è decisamente originale, l’autrice avrebbe potuto approfondire di più il confronto fra Carestia e Guerra ( e il conseguente scontro) e, successivamente, il finale che tende troppo al “…e vissero felici e contenti” peccando un po’ di superficialità.

Il fatto, però,che ogni romanzo sia autoconlusivo è assolutamente positivo e, senza dubbio, merita una plauso la Newton&Compton per la copertina stupenda e il prezzo assolutamente ragionevole.

 

Booktrailer:

 


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