Saggezza di un anonimo

Creato il 06 gennaio 2011 da Maurizio Lorenzi

Procedi con calma tra il frastuono e la fretta e ricorda quale pace possa esservi nel silenzio. Per quanto puoi, senza cedimenti, mantieniti in buoni rapporti con tutti. Esponi la tua opinione con tranquilla chiarezza ed ascolta gli altri: pur se noiosi ed incolti, hanno anch’essi. una loro storia.

Evita le persone volgari e prepotenti: costituiscono un tormento per lo spirito. Se insisti nel confrontarti con gli altri, rischi di diventare borioso ed amaro, perché sempre esisteranno individui migliori e peggiori di te. Godi dei tuoi successi ed anche dei tuoi progetti.

Mantieni interesse per la tua professione, benché umile essa costituisce un vero patrimonio nella mutevole fortuna del tempo. Usa prudenza nei tuoi affari, perché il mondo è pieno d’inganno. Ma questo non ti renda cieco a quanto vi è di virtù: molti sono coloro che perseguono alti ideali e dovunque la vita è colma di eroismo.

Sii te stesso. Soprattutto non fingere negli affetti. Non ostentare cinismo verso l’amore, perché, pur di fronte a qualsiasi delusione ed aridità, esso resta perenne come il sempreverde. Accetta docile la saggezza dell’età, lasciando con serenità le cose della giovinezza. Coltiva la forza d’animo, per difenderti nelle calamità improvvise. Ma non tormentarti con fantasie: molte paure nascono da stanchezza e solitudine.

Al di là di una sana disciplina, sii tollerante con te stesso. Tu sei figlio dell’universo non meno degli alberi e delle stelle, ed hai pieno diritto d’esistere. e, convinto o non convinto che tu ne sia, non v’è dubbio che l’universo si stia evolvendo a dovere. Perciò sta’ in pace con Dio, qualunque sia il concetto che hai di Lui. E quali che siano i tuoi affanni ed aspirazioni, nella chiassosa confusione dell’esistenza, mantieniti in pace con il tuo spirito. Nonostante i suoi inganni, travagli e sogni infranti, questo è pur sempre un mondo meraviglioso.

Sii prudente. Sforzati di essere felice.

Manoscritto del 1692 ritrovato a Baltimora nell’antica chiesa di San Paolo.

   Segnalazione di Ennio Di Francesco, “Commissario scomodo”


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