Recensione
La saga di Sailor e Lula è composta da sette romanzi brevi. Nel primo, dal titolo Cuori selvaggi, si iniziano a conoscere i due protagonisti, appena maggiorenni, di cui si seguono le vicende fino alla vecchiaia, narrata nell’ultimo episodio della saga dal titolo “L’ostinazione del cuore”.Il primo episodio potremmo assimilarlo ad una storia “on the road” con un finale noir. Sailor e Lula iniziano un viaggio in auto senza una meta precisa e con pochi soldi in tasca. La loro intenzione sarebbe quella di fermarsi di tanto in tanto lungo la strada, svolgere qualche lavoro che possa loro consentire di riprendere il viaggio e continuare fino a quando non saranno stanchi o troveranno un luogo particolarmente piacevole dove stabilirsi. Lula e Sailor sono due giovani senza idee per il futuro e che vivono alla giornata, viaggiando, facendo l’amore e conoscendo persone che non avranno occasione di rivedere in futuro. Le cose non andranno come avrebbero voluto e Lula rimane anche incinta.
In contrapposizione a loro c’è la madre di Lula, Marietta, preoccupata per la figlia, tanto da ingaggiare un investigatore suo amico, Johnny, per rintracciare la coppia e riportare Lula a casa. Tenuto conto che Sailor, per quanto sia un giovane gentile ed innamorato, è anche un ex carcerato e non ha né arte né parte, non si può che condividere la preoccupazione della madre per la figlia che, diciamolo pure, non dimostra di essere proprio una ragazza con la testa sulle spalle.
Ma tutti personaggi della saga sono piuttosto bizzarri e Lula, Sailor e Marietta non sono i più strani, anzi, rispetto agli altri personaggi potremmo definirli del tutto normali.
Gifford ha voluto fare una parodia degli stereotipi dei thriller che vanno per la maggiore. Vengono quindi descritte con l’umorismo che gli è tipico sette sataniche, rapimenti per sacrifici umani, gang di malavitosi, prostitute pronte a vendersi o a uccidere a secondo del momento e la convenienza, serial killer per motivi religiosi o economici, senza contare industriali con pochi scrupoli come quelli che commerciano in frattaglie umane per la produzione di prodotti cosmetici.
Nel terzo episodio dal titolo Giorno fortunato per Sailor, Marietta, quando viene a sapere che le hanno rapito il nipote, figlio di Sailor e Lula, chiede aiuto ad un gangster suo conoscente per riuscire a riportare a casa il ragazzino sano e salvo, e, alle perplessità espresse da un amico sulla opportunità di rivolgersi ad un malavitoso, ribadisce:
“Chi non è un gangster oggi, Johnnie? Il mondo non è altro che un enorme racket, dove tutti rubano, uccidono e cercano di fregare gli altri. Almeno Santos è dalla nostra parte, e sono felice che sia così”.
I nomi stessi dei personaggi sono ridicoli come Mona Costatroppo, la pupa di un capo gang, Maria Pienadigrazia, la madre pazza di due fratelli assassini che crede di essere la Madonna, eccetera.
La scrittura è asciutta e i dialoghi, che sono la parte predominante del racconto, servono a caratterizzare i protagonisti, secondo la migliore tradizione letteraria USA, e sono piuttosto surreali, come questo, ad esempio:
«… ti giuro che hai un cazzo fantastico. Certe volte è come se mi dicesse delle cose, mentre tu sei dentro di me. Sì, come se fosse capace di parlare un suo linguaggio. Tu mi sai prendere.»
Ma tutte le cose che vengono raccontate, spesso durante i viaggi in auto, sono quantomeno inconsuete. Il romanzo è pieno di aneddoti curiosi, piuttosto esilaranti e, per quanto al limite dell’assurdo, non si esclude che non possano essere veri, perché, si sa, la realtà supera spesso la fantasia. Inoltre basta leggere le cronache dei giornali per constatare che nella gente si annida un fondo di pazzia che si scatena in violenza: condomini che uccidono i vicini di casa, genitori che uccidono i figli e figli che uccidono i genitori, coniugi che si uccidono fra loro e fanatici religiosi che uccidono per uccidere su ispirazione di Dio, imputati che uccidono giudici ed avvocati, ritenendosi perseguitati e non compresi.
L’umorismo dell’autore, tipicamente macabro, risulta molto divertente per coloro che apprezzano il genere. Diamo poi merito al traduttore di aver messo delle note per spiegare citazioni e giochi di parole che non avrebbero altrimenti significato per il lettore italiano.
Gifford caratterizza bene i personaggi e in particolare i protagonisti che, pur inizialmente infantili, gradualmente maturano, si assumono le loro responsabilità e invecchiano insieme rimanendo innamorati, continuando la tradizione dell’ottimismo utopistico di Frank Capra.
Giudizio:
+4 stelle+Dettagli del libro
- Titolo: Sailor e Lula
- Titolo originale: Sailor e Lula: the complete novels
- Autore: Barry Gifford
- Traduttore: Serena Lauzi (Cuore Selvaggio); Alberto Perrotta (Storie Selvagge: Perdita Durango, Sailor e Lula); Fabio Genovesi (L'ostinazione del cuore).
- Editore: Fandango
- Data di Pubblicazione: marzo 2015
- Collana: Mine vaganti
- ISBN-13: 9788860442598
- Pagine: 778
- Formato - Prezzo: Brossura - Euro 25,00