L'attenzione si concentra su pochi personaggi essenziali, i quali però sono tratteggiati in modo esemplare, risultando vividi e reali. Oltre ai due protagonisti spiccano Ritsuko Mukae, amica d'infanzia di Sentaro e figlia del proprietario del negozio di dischi in cui i due ragazzi si trovano per suonare, Junichi Katsuragi, studente universitario e idolo di Sentaro, e la bella Yurika Fukahori, ragazza di buona famiglia.
Nonostante l'azione si concentri principalmente su Kaoru e Sentaro, agli altri personaggi è lasciato spazio sufficiente per farsi conoscere e anche le loro vicende, per quanto marginali, toccano il cuore dello spettatore e sorprendono per la grande umanità che ne traspare.
Le rivolte studentesche degli anni Sessanta, la presenza in Giappone di ufficiali americani che spesso intrecciavano relazioni con le ragazze del luogo, l'influenza della cultura occidentale sulle giovani generazioni, pur non essendo tra i temi principali dell'opera, sono elementi di quotidianità che toccano le vite dei personaggi, condizionandone le scelte e le esperienze.
Al centro della storia rimane l'amicizia (di certo idealizzata e per nulla virile, ma comunque convincente) tra due giovani dalle personalità opposte, alle prese con amori non ricambiati e con il frastagliato sentire dell'adolescenza, quando ogni piccola cosa appare enorme e fondamentale.
La collaborazione tra il regista Shinichirō Watanabe e la compositrice Yōko Kanno innalza la qualità di questo lavoro decisamente sopra alla media, facendone un'opera emotivamente coinvolgente e visivamente notevole. Il character design realistico e ricercato, con figure ben riconoscibili e dotate di tratti individuali precisi, si sposa bene con sfondi dettagliati e animazioni fluide che raggiungono l'apice durante le jam-session, quando i movimenti delle mani sugli strumenti hanno dell'incredibile.
Il ruolo della colonna sonora, dominata dal jazz, è indispensabile per esprimere i sentimenti dei protagonisti e allo stesso tempo commuovere chi guarda; la raffinata scelta di brani appropriati per ogni scena permette alla storia di toccare vette emozionali altissime.
Sakamichi no Apollon è l'esempio perfetto di piccola storia comune, uno slice of life che attraversa per un attimo le vite di Kaoru, Sentaro e gli altri, per poi lasciarli al loro futuro, incerto come quello di tutti, ma segnato per sempre dai giorni trascorsi insieme in uno scantinato a suonare il jazz.