E’ un prodotto tradizionale di San Benedetto Po, in provincia di Mantova. Salame magro, pepato, lavorato a “caldo” con presenza anche del lardo che al taglio non rimane più compatto essendo cotto. Il peso è sul kilogrammo ed è di un bel rosso, anche scuro.
Questa preparazione deriva, come molte tradizioni alimentari, dai monaci dell’abbazia di San Benedetto, insomma ora, labora et si potest magna!.
![sanbenedetto Salame di San Benedetto cotto sotto la cenere (pv di Mantova)](http://m2.paperblog.com/i/27/270596/salame-di-san-benedetto-cotto-sotto-la-cenere-L-n6zSJJ.jpeg)
Oggi tale lavorazione come la macellazione del maiale a casa è in via di estinzione ma si può ordinare presso qualche agriturismo o ristorante tipico. Verngono utilizzate tutte le parti del maiale , tranne quelle utilizzate per il cotechino, con aggiunta di lardo, sale e pepe macinato.
Lavorazione della carne in tempi rapidi non oltre le 12 ore, post mortem e a temperatura di 10-12 gradi. Poi l’impasto si mette nel budello e niente stagionatura. Si lega a mano con uno spago e si mette a cuocere sulle braci, sotto la cenere.
Produzione attuale , i sacri testi parlano di 100-150 quintali.
![ita-thumb347 Salame di San Benedetto cotto sotto la cenere (pv di Mantova)](http://m2.paperblog.com/i/27/270596/salame-di-san-benedetto-cotto-sotto-la-cenere-L-8AJ0k7.jpeg)