Questo il titolo del comunicato diffuso ieri dalla ConfCommercio-Imprese per l'Italia, la Confederazione Generale Italiana delle Imprese, delle Attività Professionali e del Lavoro Autonomo, sull’avvio dei saldi nelle varie Regioni italiane.
Tutto vero, come sostiene il comunicato nel quale si illustrano i risultati da “un’indagine sui saldi invernali 2012 realizzata da ConfCommercio in collaborazione con Format Ricerche”.
Ma non è che, forse, questo risultato è il risultato di un “obbligo” piuttosto che di una libera scelta?
Il fatto che tra gli acquisti preventivati figurino innanzitutto capi di abbigliamento e calzature (ai quali sono interessati rispettivamente il 96,7% e l’82,6%), sebbene anche nel 2011 i due segmenti fossero al top degli acquisti preventivati, lascerebbe pensare che forse, ma questo è solo il pensiero di un “vecchio taccagno”, i saldi non rappresentino più tanto una scelta.
O no?
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