Dicembre è il mese dei saldi: il saldo dell'Imu e della Tasi, ovvero la vecchia Ici e la recentissima tassa sui "servizi indivisibili", come ad esempio la manutenzione delle strade. A proposito, chi di recente avesse contezza di una buca rattoppata o di un marciapiede sistemato è pregato di darne notizia!Comunque, tra nomi cambiati più di una volta e regole diverse per ciascun tributo, la vita per i contribuenti onesti è tutt'altro che facile, alle prese con acconti e saldi, moduli, bollettini e F24, aliquote fiscali, scadenze, pagamenti e conteggi cervellotici. Per cui, a conti fatti, forse pagare sarà il male minore: una vera e propria liberazione, un sospiro di sollievo, alla fine dei conteggi, anche se pagato un occhio della testa! La gente mugugna, diserta le urne, cambia canale quando vede un politico in tv, ma continua 'comunque' a pagare dazio. Legittimando così lorsignori nel continuare a spremerli. Ma le slide di Renzi, come pure i vaffa di Grillo, non incantano più gli italiani, alle prese con i conti della vita reale: pochi soldi in busta paga e tanti che evaporano in tasse e balzelli, troppi! Dal governo del “cambiamento” e dal premier “rottamatore” era legittimo attendersi una reale riforma del fisco che combattesse duramente l'evasione e l’elusione fiscale nel nome della giustizia e dell'equità, ma soprattutto che alleggerisse il peso di un’imposizione fiscale senza precedenti che grava come un macigno sempre e soltanto sui “soliti fessi” che da decenni pagano zitti e mosca! Macchè! L'unico atto concreto del governo Renzi è stato quello di concedere la libertà assoluta all’Agenzia delle Entrate di ficcare il naso nei conti correnti dei cittadini. A tal proposito ne vedremo delle belle, dacchè il Fisco va avanti negli accertamenti con quello che gli dice il 'cervellone' telematico e non si mette lì a tentare di capire i numeri: allerta il contribuente obbligandolo a provare, con mille scartoffie, un errore fatto, il più delle volte, proprio da chi è preposto al controllo delle entrate. Altro che fisco amico! Renzi e il suo governo sono stati un fallimento totale su tutti i fronti, specie su quello fiscale. Troppe tasse. Troppi stop and go. Troppa vaghezza. Troppe riforme che non riformano, ma che lasciano tutto come e peggio di prima. Troppi annunci. Troppi spot... che se poi siano elettorali o no, lo scopriremo solo con l'ennesima mancetta da ottanta euro.
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Dicembre è il mese dei saldi: il saldo dell'Imu e della Tasi, ovvero la vecchia Ici e la recentissima tassa sui "servizi indivisibili", come ad esempio la manutenzione delle strade. A proposito, chi di recente avesse contezza di una buca rattoppata o di un marciapiede sistemato è pregato di darne notizia!Comunque, tra nomi cambiati più di una volta e regole diverse per ciascun tributo, la vita per i contribuenti onesti è tutt'altro che facile, alle prese con acconti e saldi, moduli, bollettini e F24, aliquote fiscali, scadenze, pagamenti e conteggi cervellotici. Per cui, a conti fatti, forse pagare sarà il male minore: una vera e propria liberazione, un sospiro di sollievo, alla fine dei conteggi, anche se pagato un occhio della testa! La gente mugugna, diserta le urne, cambia canale quando vede un politico in tv, ma continua 'comunque' a pagare dazio. Legittimando così lorsignori nel continuare a spremerli. Ma le slide di Renzi, come pure i vaffa di Grillo, non incantano più gli italiani, alle prese con i conti della vita reale: pochi soldi in busta paga e tanti che evaporano in tasse e balzelli, troppi! Dal governo del “cambiamento” e dal premier “rottamatore” era legittimo attendersi una reale riforma del fisco che combattesse duramente l'evasione e l’elusione fiscale nel nome della giustizia e dell'equità, ma soprattutto che alleggerisse il peso di un’imposizione fiscale senza precedenti che grava come un macigno sempre e soltanto sui “soliti fessi” che da decenni pagano zitti e mosca! Macchè! L'unico atto concreto del governo Renzi è stato quello di concedere la libertà assoluta all’Agenzia delle Entrate di ficcare il naso nei conti correnti dei cittadini. A tal proposito ne vedremo delle belle, dacchè il Fisco va avanti negli accertamenti con quello che gli dice il 'cervellone' telematico e non si mette lì a tentare di capire i numeri: allerta il contribuente obbligandolo a provare, con mille scartoffie, un errore fatto, il più delle volte, proprio da chi è preposto al controllo delle entrate. Altro che fisco amico! Renzi e il suo governo sono stati un fallimento totale su tutti i fronti, specie su quello fiscale. Troppe tasse. Troppi stop and go. Troppa vaghezza. Troppe riforme che non riformano, ma che lasciano tutto come e peggio di prima. Troppi annunci. Troppi spot... che se poi siano elettorali o no, lo scopriremo solo con l'ennesima mancetta da ottanta euro.
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