Sale dolce la notte dietro le colline e tu ti abbandoni al sonno, alle mani, al sussurro delle parole notturne. Il silenzio si è fatto più grande, soltanto qualche cicala si fa sentire fra i cespugli lungo la stada.
Tacciono le auto, il vento si placa: bisbiglia appena passando lento e un po’ stanco tra le fronde.
La notte fa suo il cielo, questa notte, e il rumore delle stelle che pulsano, lontane, non ti disturba. Dormi, non parlare, lasciati andare al riposo e al tenero gioco delle gambe intrecciate. Il silenzio è troppo grande, ormai; i pipistrelli solcano il cielo impazziti.
Non fermarli, lasciali sbattere contro i muri della casa. Sogna.
Ci sono notti che non accadono mai
Ci sono notti
che non accadono mai
e tu le cerchi
muovendo le labbra.
Poi t’immagini seduto
al posto degli dèi.
E non sai dire
dove stia il sacrilegio:
se nel ripudio
dell’età adulta
che nulla perdona
o nella brama
d’essere immortale
per vivere infinite
attese di notti
che non accadono mai.
Alda Merini
Archiviato in:Uncategorized