Salgono gli indici Usa dopo le minute del FOMC
Bene Nike, proseguono i recuperi di Caterpillar e Chevron. In calo Apple, Goldman Sachs e Pfizer. Sul Nasdaq in calo Amazon e Baidu.
Le minute del FOMC hanno evidenziato che ci sono seri rischi per la crescita economica a livello mondiale, d’altronde anche il FMI nei giorni scorsi ha tagliato le stime del Pil globale, quindi sotto questo punto di vista possiamo dire “niente di nuovo sul fronte Occidentale”.
Il mercato, probabilmente, temeva che i membri del Fomc fossero più ottimisti e lasciassero quindi intravedere l’eventualità, avanzata anche dal Presidente della Fed, di un possibile rialzo dei tassi entro la fine dell’anno.
Pare proprio, invece, che per il 2015 non vedremo alcun ritocco all’insù dei tassi Usa, è chiaro che sarebbe una figuraccia per la Yellen, ma una in più o una in meno, cambia davvero poco, ormai i Banchieri Centrali sono abituati a rimangiarsi le loro dichiarazioni (possono sempre dire di essere stati fraintesi).
Il fatto è che Goldman Sachs ha pure ricordato che il 2016 negli Stati Uniti è anno di elezioni presidenziali, quindi ipotizzava che il Presidente in carica (seppur non rieleggibile) potesse fare pressioni affinché non fossero prese decisioni in grado di portare sconvolgimenti al mercato: quindi …
Rimandiamo tutto al 2017?
Non sarebbe neppure da escludere! Ormai siamo alla farsa già da diverso tempo, quindi non c’è neppure una faccia da “salvare”.
Come ogni giovedì, poi, prima dell’apertura delle contrattazioni sono stati resi noti i dati sul mercato del lavoro. Migliori delle attese le prime richieste di sussidi alla disoccupazione scese a 263.000 unità (consenso 275.000), ed il buon dato non aveva “scaldato” gli investitori proprio in quanto positivo.
Ci sono volute quindi le minute del Fomc per creare quell’allarme in grado di far ritenere che all’economia non mancheranno quegli “aiutini” senza i quali tutti temono che il mercato possa collassare.
Insomma la situazione non si schioda, personalmente, l’ho ripetuto fino alla noia, ritengo che il rischio sia proprio quello che si incancrenisca, e quindi che quando tutto esploderà la deflagrazione sarà tale da creare danni inimmaginabili.
Questa, purtroppo, è la verità, dalla crisi non siamo usciti, l’abbiamo solo mascherata portando i debiti pubblici dei maggiori Paesi al mondo su livelli semplicemente intollerabili e non pensiate, come alcuni pseudo-economisti vi raccontano, che i debiti pubblici non esistono, esistono eccome e nella storia hanno sempre condotto a guerre e distruzioni.
Quindi festeggiamo pure per questo nuovo rialzo degli indici di Borsa statunitensi, ma non dimentichiamoci che sono figli della paura.
Dow Jones (+0,82%) si ferma ad un soffio dal nuovo massimo assoluto Nike (+2,30%) che ha capitalizzato anche una nuova promozione, si riprende subito dopo il calo della vigilia Caterpillar (+2,07%), quindi arriva anche il settimo rialzo nelle ultime otto sedute per Chevron (+2,03%)
Maglia nera per Apple (-1,16%), in calo anche Goldman Sachs (-0,64%) e Pfizer (-0,60%).
S&P500 (+0,88%) guadagnano oltre quattro punti percentuali EMC (+4,70%), Anadarko Petroleum (+4,61%) e Hewlett Packard (+4,18%)
In calo Paypal Holding (-2,19%), Amazon (-1,62%) e Alphabet Inc class C (-0,50%).
Nasdaq (+0,41%) continua la risalita di Netflix (+6,32%), quinto rialzo di fila per Wynn Resorts (+5,45%) e mette a segno il settimo rialzo nelle ultime otto sedute Sandisk (+3,92%)
Indiscrezioni su una crescita asfittica hanno penalizzato il titolo delle vendite online eBay (-5,96%) , scende ancora Skyworks (-5,00%) quindi Incyte Corp. (-4,80%)
Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro