Bach lo dava : “… a coloro che hanno sofferto a causa delle avversità o della sfortuna e trovano difficile accettarlo, senza lamentarsene e senza provare risentimento, poiché giudicano la vita in base al successo. Sentono di non aver meritato una prova così grande, lo trovano ingiusto e ne sono amareggiati. Spesso accade loro di provare un interesse minore verso quelle cose della vita che prima facevano loro piacere…”.
In conclusione, il fiore autoresponsabilizza la persona, insegnando che la vita è un processo evolutivo e che ogni esperienza ha un senso e un contenuto.
• Emozioni iniziali-inibite (prima di prendere il fiore): Cosa ho fatto per meritarmi questo? Personalità triste, pessimista e debole, senso di amarezza e risentimento con qualcuno o qualcosa.
• Emozioni evolutive-sciolte (dopo aver assunto il fiore): Comprensione, l’equilibrio ed il perdono.
Adatto a coloro che giudicano la vita in base al successo, per coloro che si scoraggiano di fronte ad alcuni episodi “spiacevoli” e non ritengono di avere meritato una prova così grande, lo trovano semplicemente ingiusto e ne sono amareggiati. Il rimedio è indicato per coloro che soffrono di dipendenza affettiva che porta all’invidia nei riguardi dei ricchi per esempio, disturbi dell’umore con tendenza a depressione e tristezza, che hanno conseguenze come la perdita di capelli, psoriasi, rughe in giovane età, disturbi dell’appetito, nevralgie e mal di testa cronici.
Si somministra ai bambini scontrosi, con il muso ed il broncio oppure alla nuora che prova rancore per la suocera. E' un rimedio prezioso per coloro che sono rancorosi, che si sentono sfortunati nella vita, vittime di un destino crudele e che non ammettono i propri errori e vivono di pregiudizi pensando a come sarebbe andata a finire.