Sallusti e la dittatoriale giustizia italiana.

Un paio di giorni fa, diciamo quattro va, zappingavo per la televisione, cosa strana per me, e mi sono imbattuto in Porta a Porta.
Di solito avrei cambiato subito canale, ma il tempo intercorso tra il rendermi conto cosa stavo guardando e il premere il testo mi avevano fatto sentire uno stralcio di conversazione.
"...Sallusti...Socialmente pericoloso" e io "What a Fuck?".
Tutto iniziò il 17 giugno 2011, giorno in cui Alessandro Sallusti è stato condannato dalla Corte d'appello di Milano a un anno e due mesi di carcere e a 5000 euro di pena pecuniaria, per diffamazione a mezzo stampa, in riferimento a un corsivo pubblicato sotto pseudonimo nel febbraio 2007 su Libero, giudicato lesivo nei confronti del giudice tutelare di Torino Cocilovo che ha sporto querela.
E fin qui, tutto normale.
L'articolo, scritto sotto lo pseudonimo di Drefyus, aveva tinte un' po forti, forse era condivisibile, forse no. Forse Sallusti in quanto Direttore doveva pagare, o forse no, non siamo qui per questo.
Siamo qui, perchè, dopo aver già consegnato ben 30.000 € al giudice in questione, quindi ha già pagato, è stato condannato in secondo e terzo grado a 14 mesi di carcere e definito come "Socialmente pericoloso perchè potrebbe reiterare il reato".
Il termine socialmente pericoloso si affianca, di solito, ad assassini, serial Killer, stupratori...persone che con le loro azioni sono pericolose per tutta la comunità.
Alessandro Sallusti ha lasciato pubblicare un articolo sul suo giornale. Alessandro Sallusti è socialmente pericoloso.
C'è qualcosa che non va in questo ragionamento.
In galera per un reato d'opinione, per aver espresso una propria idea o pensiero, o meglio, essersene preso la responsabilità.
Quando ho sentito la notizia la mia mente è andata dal medioevo al periodo di guerra fredda, passando per le guerre mondiale e le varie rivoluzioni.
Periodi storici in cui la gente andava in carcere (o veniva uccisa) per le proprie idee...Andare in carcere per quello che si pensa...siamo ancora in una democrazia dopo oggi?
O qualcosa è stato intaccato?