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La trama (con parole mie): è appena finita la prima delle due semifinali dei Mondiali. E devo dire che il dio del calcio mi ha ripagato - e con gli interessi - per tutte le delusioni ed i bocconi amari ingoiati fino ad ora in questo Mondiale.
Vaja con dios, Selecao.
E soprattutto, scordati la sesta coppa.
Lo so, pare quasi brutto godersela tanto per una sconfitta storica, clamorosa, enorme.
E che avrebbe addirittura potuto essere ancora più disastrosa.
Ma davvero non ce la faccio.
Questo Brasile, dopo gli aiuti arbitrali, il finto buonismo da primi della classe e primi all'oratorio, il sogno di una finale tutta da giocare in casa con l'Argentina, le pose ed i cuoricini come esultanze, paga il suo debito rispetto al destino che fin dall'esordio Mondiale si era accumulato.
La Germania, del resto, è una vera corazzata.
Non una Colombia dal bel gioco ma dalla scarsa esperienza, non un Cile sgambettato dalla sfortuna, non un'Italia che non si sogna di lottare su ogni pallone come i teutonici, neppure sullo zero a zero.
E proprio la Germania ha svegliato ben sette volte un'intera popolazione da un sogno troppo grande per la pochezza della Nazionale che lo rappresenta.
Senza dubbio le assenze di Neymar e soprattutto Thiago Silva hanno pesato, ma non credo che il risultato finale - se non nel numero - sarebbe cambiato.
E ha ragione Neuer - portiere straordinario - ad incazzarsi per quel gol di Oscar al novantesimo.
Perchè il Brasile non lo ha meritato. Neanche per sbaglio.
Decisamente meno del mancato numero otto di Ozil pochi istanti prima.
Poco importa, comunque.
Applausi a Loew, che con una classe da signore compie un'altra impresa.
Al collettivo tedesco, sempre da ammirare.
A quelli come Khedira, che lottano su ogni pallone anche sul cinque a zero come se dovessero recuperare un gol all'ultimo secondo.
A Miro Klose, il miglior marcatore di sempre nella Storia dei Mondiali.
A questo roboante sette a uno, e alla finale che, domenica, la Germania giocherà per l'ottava volta nella sua storia.
E, perchè no, anche al Brasile.
Non è facile, uscire di scena dopo una serata come questa.
Nonostante non riesca davvero a contenere o nascondere una goduriosa soddisfazione.
MrFord