Pomeriggio maledetto a quanto pare. Si dice che Urbano Cairo abbia bocciato il progetto perché troppo costoso, e uno come lui, attento pure alle spese dei taxi, ha giudicato eccessivo l’impegno economico in una fascia difficile, con una concorrenza fortissima.
Da La7 trapela che le previsioni di raccolta pubblicitaria non sono rosee e così, pur rimanendo la conduttrice una risorsa per la rete, si cercheranno nuove formule, altre soluzioni. Dunque per il pomeriggio di La7 può bastare un grande classico come «Le strade di San Francisco», il poliziesco dei primi anni Settanta con un giovanissimo Michael Douglas. Sarà che l’effetto vintage funziona, sarà che passati 40 anni uno si è dimenticato come andavano a finire gli episodi, ma con il suo onesto 3 per cento di share il telefilm porta a casa un ascolto più che dignitoso.
C’era un titolo abbozzato («La settima onda»), una redazione al lavoro, una prima data di messa in onda a ottobre, poi spostata a gennaio. Ora spostata del tutto. Eppure era tutto iniziato con un mazzo di rose rosse (metaforico), con un corteggiamento vecchio stile. Così Rita dalla Chiesa aveva commentato lo scorso agosto il suo passaggio a La7 dopo una vita a Mediaset: una somma di 25 anni (eccetto una pausa in Rai, dal 2002 al 2003) dal suo arrivo nel 1988 a «Forum» in sostituzione di Catherine Spaak. «È stata una decisione molto, molto meditata. Sono felice di questo corteggiamento all’antica di Urbano Cairo — spiegava la conduttrice —. Mi sono sentita voluta, fortemente desiderata. Una specie di cesto di rose rosse che mi è arrivato all’improvviso e mi ha invaso casa. Sarà stimolante ricominciare da capo con chi ha un entusiasmo ancora intatto». Intatto ma posticipato.