Visitare il Salone internazionale del libro di Torino è, per un appassionato lettore, l’ottava meraviglia del mondo.
C’è tanto, troppo, tutto, di più e una volta entrato non ne usciresti più. E’ così ricco di proposte, di eventi, di libri che se esce sazi senza aver vera necessità di comperare un libro: a me basta annusarne il profumo, toccare la carta e vagare senza meta.
Quest’edizione ha avuto a corollario l’incontro con due blogger: Bortocal, piacevole discorrere di parole vere dopo tante scritte e Luisa Pavesi, amica di vecchia data, attiva e entusiasta curatrice di Fun Family.
Farvi una descrizione completa è impossibile, almeno per me, che viaggio con il naso all’insù e mi lascio trasportare solo dalle emozioni.
Mi coglie al mio ingresso questa gradevole provocazione LEGGERE E’ UGUALE PER TUTTI che libera da subito i preconcetti tra i sostenitori di Gramellini e i suoi detrattori; tra chi ama Coelho e chi brucerebbe i suoi libri; tra i lettori di soli classici e i lettori di fantasy spinto; tra i fautori irriducibili della carta e gli innovatori amanti degli ebook.
Su di una sola cosa siamo tutti d’accordo: Fabio Volo non è annoverabile nella lista degli scrittori!
I libri al Salone paiono non sentire la crisi, perché si reinventano e diventano:
vasi per erbe aromatiche
Innesto, progetto “fa crescere una pianta di basilico
“https://www.facebook.com/pages/Innesto/1481294892101045?fref=ts
cupola di San Pietro a Roma
un gradevole corridoio di emozioni.
Al Salone può accadere di incontrare strani individui
Chewbecca
Star Wars
o sbirciare i preparativi in attesa dell’arrivo di Nicola Piovani
godere di un concerto classico
o di un buon rap sorseggiando Mole Cola
o trovarsi di fronte alla novità dei Flipback, edizioni tascabili leggibili in verticale.
Basta poco per riaccendere reminiscenze dell’infanzia dei propri figli e sentire tenerezza e intimo affetto per i personaggi della Melevisione nello stand Raie per sorridere di gusto per la fantasia dei grafici…ehm…anch’io sono bella dentro, ma non venite a vedermi così!
Non smette di stupire il Salone del Libro, e così accade di incontrare Don Mazzi e la sua irriverente battaglia per difendere la vita e la famiglia, i figli, l’adolescenza. Un “pretaccio”, come usa definirsi, profondo e toccante, senza limiti o tensioni. “Vivete i vostri sogni, sempre.”
“E’ severamente proibito fare figli”
http://www.exodus.it/editoriali/editoriali/e-severamente-proibito-fare-figli
Esitante mi dirigo all’uscita, lasciare il Salone è difficile e ancora qualcosa mi frena, l’esibizione della Fanfara Brigata Taurinense, in occasione de “I 100 anni della Grande Guerra”
E’ quasi notte fuori, uno sguardo a Torino la bella e con l’emozione ricca nella mente, torno a casa.
Ho tanti bei propositi ora, una lista di libri di prossima lettura, curiosità da sondare e conoscere e una consapevolezza
è una grande scemenza. Purtroppo, l’imbecillità non la si toglie nemmeno con un libro: c’è e impera indiscussa, ahimè.
Chiara