Salute: arrivano le nanocapsule per salvare la vita

Creato il 28 maggio 2013 da Moveup
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Torna l’appuntamento sulla tecnologia che fa scintille e che porta, (buon per noi) la firma Italian Style. Sono due italiani Luigi Cattel e Barbara Stella entrambi dell’Università di Torino a vincere il premio per la migliore invenzione europea dell’anno.

Ogni anno la commissione European Inventor Award si riunisce per decretare quale il miglior brevetto fra tutti i cervelli europei. Un concorso ambizioso per portata di visibilità,  per valenza, per i successi e le innovazioni che comporta.

Il premio European Inventor Award per l'invenzione della nanocapsula

La nanocapsula oggetto del premio è ben 70 volte più piccola dei globuli rossi, ed è in grado di agire in maniera selettiva, solo sulle cellule ammalate e cancerose.  Le nanocapsule raggiungono la massima prestazione nella cura dei tumori più pericolosi, come può esserlo, quello che si sviluppa nel Pancreas.

I due giovani italiani Luigi Cattel e Barbara Stella più volte hanno tentano la realizzazione in toto del progetto in Italia, ma la ricerca ha avuto un seguito, solo grazie al contributo dell’Università di Parigi Sud, che ha creduto nell’invenzione della nanocapsula, finanziando i 5 milioni di euro, utili alla ricerca.

La premiazione si è svolta stamattina ad Amsterdam, a salire sul palco sono stati il ricercatore francese che ha affiancato il progetto, insieme ai due connazionali italiani.

Magic – Bullet: la nanocapsula, ideata dagli italiani e realizzata in Francia.

Credere nella ricerca è il sogno di molti giovani italiani, ed è la stessa ambizione che ha portato i due giovani ricercatori a perseverare, nonostante l’amarezza di trovare molte porte chiuse, proprio in Italia.

Una nazione che non predispone fondi per le Università, per le ricerche e che propone i tagli solo nel settore educazione, mentre di contro propone spese e speculazioni che non aiutano di certo la crescita culturale del paese.

 Le difficoltà dei giovani ricercatori Italiani, continua ad essere al centro di molte questioni; questioni che toccano l’orgoglio di chi crede in ciò che fa. La fuga di cervelli  è diventata infatti una habituè come il caso del giovane Dinio Di Stefano.

E voi cosa ne pensate?


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