ATTENZIONE A MINESTRE E CIBI IN SCATOLA. Le lattine in cui sono contenute sono rivestite infatti da un composto chimico, il bisfenolo A (bpa), che puo’ filtrare nel cibo, e finire quindi nel corpo, con possibili rischi per la salute. A far emergere questo problema e’ stato uno studio condotto su 75 volontari, pubblicato sul ‘Journal of the American Medical Association’.Nella ricerca si e’ visto infatti che il bisfenolo A era rapidamente ingerito e si trovava in grosse quantita’ nelle urine delle persone esaminate. In Europa questo composto e’ stato bandito dai biberon, ma e’ ancora usato nelle lattine per evitare la ruggine e mantenere il cibo fresco. Cosi’ come puo’ essere contenuto in bottiglie e lattine di soft drink.”Sapevamo che le bevande conservate in alcune bottiglie di plastica dura – spiega Jenny Carwile, coordinatore dello studio – potevano far aumentare la quantita’ di bpa nel corpo, ma ora abbiamo dimostrato che anche il cibo in lattina lo contiene, e questo pone maggiori preoccupazioni, visto il suo largo uso”.
NELLO STUDIO I RICERCATORI HANNO CHIESTO AI VOLONTARI, suddivisi in due gruppi, di mangiare una minestra di verdura fresca e una inscatolata una volta al giorno per cinque giorni. Dopo un fine settimana di pausa, i gruppi si sono invertiti. I test condotti sulle loro urine hanno rilevato la presenza di bpa nel 77% dei campioni dopo il consumo di zuppe fresche e nel 100% di quelli prelevati dopo aver mangiato le minestre inscatolate.Mangiare una zuppa inscatolata al giorno aumenta di ben 20 volte la quantita’ di bisfenolo. La concentrazione media rilevata era di 1.1 μg/L dopo aver mangiato la minestra fresca contro 20.8 μg/L di quella in lattina. Tuttavia lo studio non si e’ concentrato sull’impatto sulla salute, ma pone degli avvertimenti, visto il largo uso di cibo in scatola, e secondo i ricercatori ”sarebbe meglio che l’industria alimentare pensasse a bandire il bpa”.
Redatto da Pjmanc: http://ilfattaccio.org