Spiega il comunicato dell'editore: Saluti da Sarajevo è un omaggio a una città stupenda, straziata fin nel profondo dell’anima dalla barbarie della guerra ma, ciò nonostante, ineguagliabile per la sua capacità di accogliere e di stupire. Saluti da Sarajevo narra 4.500 anni di storia della città e ne racconta gli scorci e l’essenza attraverso splendide immagini a colori e consigli di percorsi di visita, concentrandosi sulla sua urbanità incredibile, sulla sua innata e insopprimibile tolleranza e laicità.
Seguendo la scelta fatta con Bosnia Express – ovvero avviare una nuova fase di narrazione sulla Bosnia Erzegovina, che non si occupi più solo del passato e in particolare della guerra ma che invece si concentri sul presente e sulle prospettive future – l’autore di Saluti da Sarajevo racconta con immagini a colori di alta qualità e testi la Capitale bosniaca di oggi, descrivendone scorci, percorsi, storia, sviluppo, contraddizioni, e disegnando un libro a metà strada tra il reportage giornalistico, il diario di viaggio e la guida sia per neofiti che per conoscitori della città.
Saluti da Sarajevo, progetto unico nel suo genere, porta il lettore a confrontarsi con una Sarajevo inattesa, nuova, a tratti altera ma sempre accogliente, concentrandosi sui suoi quartieri e luoghi più importanti e unici, che raccontano una storia e mille storie affascinanti e uniche, come unica sa, può e deve essere Sarajevo.
“Nessuno può raccontare Sarajevo meglio di coloro che ne comprendono l’essenza. L’autore di questo libro è uno di loro, una persona che cerca di imparare la lezione che Sarajevo vuole tramandare all’umanità, una lezione che pensavamo di avere già imparato... Benvenuti a Sarajevo, una città non perfetta ma che vi può raccontare una storia che vi renderà molto più vicini alla perfezione che tutti desideriamo”. (Eldina Pleho)
“A sedici-diciassette anni ho conosciuto il mio futuro marito. Lui, nato sarajevese da un’antica famiglia, mi portava nei posti più belli e dall’alto mi faceva vedere la sua città, mi raccontava le storie degli abitanti, delle sue vie, delle case. Mi raccontava la bellezza delle tradizioni portate da queste parti da vari popoli... E non so più se mi sono innamorata prima di lui o della sua città”. (Kanita Ita Focak)
Leggi la prefazione al libro di Eldina Pleho
Val sito di Infinito Edizioni