La campagna dell’Unione Europea, nata nel 2002 per promuovere mezzi di trasporto alternativi all’auto privata e scegliere soluzioni meno inquinanti come i mezzi pubblici, le biciclette, il semplice andare a piedi, ma anche fare il car pooling, car o bike sharing.
L’appello del Times, ripreso e rilanciato anche dai maggiori quotidiani italiani, sportivi e non, si articola in otto semplici proposte:
1. Gli autoarticolati che entrano in un centro urbano devono, per legge, essere dotati di sensori, allarmi sonori che segnalino la svolta, specchi supplementari e barre di sicurezza che evitino ai ciclisti di finire sotto le ruote.
2. I 500 incroci più pericolosi del paese devono essere individuati, ripensati e dotati di semafori preferenziali per i ciclisti e di specchi che permettano ai camionisti di vedere eventuali ciclisti presenti sul lato.
3. Dovrà essere condotta un’indagine nazionale per determinare quante persone vanno in bicicletta in Italia e quanti ciclisti vengono uccisi o feriti.
4. Il 2% del budget dell’ANAS dovrà essere destinato alla creazione di piste ciclabili di nuova generazione.
5. La formazione di ciclisti e autisti deve essere migliorata e la sicurezza dei ciclisti deve diventare una parte fondamentale dei test di guida.
6. 30 km/h deve essere il limite di velocità massima nelle aree residenziali sprovviste di piste ciclabili.
7. I privati devono essere invitati a sponsorizzare la creazione di piste ciclabili e superstrade ciclabili prendendo ad esempio lo schema di noleggio bici londinese sponsorizzato dalla Barclays.
8. Ogni città deve nominare un commissario alla ciclabilità per promuovere le riforme.
veni, vidi.. condividi?Marzia Gazzani, Federico Tomei, Nizar Oueldennaua, Max Mtb Rider liked this post&appId; Post Published: 10 febbraio 2012Author: fumagale
Found in section: Comunicati stampa, per approfondire
Previous Topic: Diretta Giro del Qatar 2012 LIVE tappa #6: CaDendish, e vince Demare Next Topic: CicloTurismo Verona: da Garda lungo il “Percorso del Pellegrino”
La campagna dell’Unione Europea, nata nel 2002 per promuovere mezzi di trasporto alternativi all’auto privata e scegliere soluzioni meno inquinanti come i mezzi pubblici, le biciclette, il semplice andare a piedi, ma anche fare il car pooling, car o bike sharing.
L’appello del Times, ripreso e rilanciato anche dai maggiori quotidiani italiani, sportivi e non, si articola in otto semplici proposte:
1. Gli autoarticolati che entrano in un centro urbano devono, per legge, essere dotati di sensori, allarmi sonori che segnalino la svolta, specchi supplementari e barre di sicurezza che evitino ai ciclisti di finire sotto le ruote.
2. I 500 incroci più pericolosi del paese devono essere individuati, ripensati e dotati di semafori preferenziali per i ciclisti e di specchi che permettano ai camionisti di vedere eventuali ciclisti presenti sul lato.
3. Dovrà essere condotta un’indagine nazionale per determinare quante persone vanno in bicicletta in Italia e quanti ciclisti vengono uccisi o feriti.
4. Il 2% del budget dell’ANAS dovrà essere destinato alla creazione di piste ciclabili di nuova generazione.
5. La formazione di ciclisti e autisti deve essere migliorata e la sicurezza dei ciclisti deve diventare una parte fondamentale dei test di guida.
6. 30 km/h deve essere il limite di velocità massima nelle aree residenziali sprovviste di piste ciclabili.
7. I privati devono essere invitati a sponsorizzare la creazione di piste ciclabili e superstrade ciclabili prendendo ad esempio lo schema di noleggio bici londinese sponsorizzato dalla Barclays.
8. Ogni città deve nominare un commissario alla ciclabilità per promuovere le riforme.
veni, vidi.. condividi?Marzia Gazzani, Federico Tomei, Nizar Oueldennaua, Max Mtb Rider liked this post&appId; Post Published: 10 febbraio 2012Author: fumagale
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