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Salvage

Creato il 24 agosto 2010 da Mcnab75

Salvage

Salvage

Regia di Lawrence Gough

UK 2009

 

Vigilia di Natale: un misterioso container viene smarrito nei pressi di un sonnolento paesino inglese. Quando viene incautamente aperto, un terrore senza nome si scatenerà tra la gente del posto. Un commando delle Forze Speciali interviene per risolvere la situazione, ma le cose non sono come sembrano...

Una giovane madre divorziata dovrà lottare per salvare la vita di sua figlia, affidatale dall'ex marito per le feste natalizie, ma con cui non ha mai avuto un rapporto facile.

 

Commento

 

Esistono piccoli film girati con budget risicati ma con molta attenzione, bravura e amore per il genere trattato. Salvage, pellicola inglese del 2009, entra di diritto in questa categoria. La storia di una classica famiglia difficile – madre e figlia che non si possono vedere, marito divorziato – si riflette e si estrinseca in una trama fantahorror che gioca sui temi classici ma ottimamente sviluppati.

L'ingresso dell'elemento fantastico dopo i primi venti minuti introduttivi è prepotente, eppure dosato con maestria e con un crescendo di suspence e tensione. Se all'inizio si pensa a un inspiegabile attentato terroristico, ipotesi suffragata dall'arrivo sulla scena delle Forze Speciali, ben presto si matura il sospetto che ciò che sta mietendo vittime in rapidissima successione tra gli abitanti del piccolo borgo inglese non è un kamikaze di Al Qaeda, bensì qualcun altro. O forse qualcos'altro.

Non voglio rovinarvi la sorpresa ma siamo dalle parti delle mutazioni indotte da esperimenti militari, ovviamente sfuggiti al controllo. Tema già trattato molte volte, lo so. Eppure il regista è bravo a non mostrarci mai il mostro direttamente, bensì a farcelo intuire in sequenze concitate, in penombra, dove il flash rapido di una faccia bestiale o di un braccio artigliato fanno più paura di mille effettacci realizzati in pessima CGI. Insomma, il classico “orrore suggerito”, che ancora una volta funziona più di quello sbattuto in faccia.

 

Una citazione meritoria va anche ai due attori principali, per una volta tanto nei panni di persone normalissime capitate per puro caso in un vero e proprio incubo. La brava Neve McIntosh interpreta la madre snaturata, che nel dramma improvviso cercherà il modo di redimersi agli occhi della figlia quattordicenne. Shaun Dooley è il suo amante occasionale, un uomo medio a tutti gli effetti (nell'aspetto, nel comportamento, nel carattere), senza atteggiamenti da eroe o da Rambo improvvisato.

Questa duplice interpretazione rende la storia assai realistica nell'irrealtà del contesto. Vi è poi un secondo livello di lettura, ma assai più scontato, che parla dell'abuso di potere da parte delle autorità e della presunta liceità di sacrificare poche persone per un bene più grande, o per la ragion di stato.

Completa il tutto un finale per nulla conciliante o scontato, che fa alla pari con alcuni misurati colpi di scena disseminati negli 80 minuti della pellicola.

 

Salvage non sarà un film memorabile o innovativo, ma è girato con mestiere e sapienza. Ogni piccolo tassello è piazzato al posto giusto e il risultato complessivo è armonico, godevole.

Citazione obbligatoria per il regista, che in futuro potrebbe riservarci sorprese interessanti, e per la McIntosh, attrice scozzese di fascino effettivo, non posticcio o photoshoppato, e dotata di buon talento. Da rivedere in pellicole più ad ampio respiro.


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