Il movimento #Salvaiciclisti parte con un’iniziativa molto interessante.
Una petizione popolare online per chiedere al Parlamento città più vivibili e sicure, a misura di bici e pedoni attraverso la velocità massima di 30 chilometri orari in tutte le aree residenziali d’Italia, ad eccezione delle arterie a scorrimento veloce che manterrebbero l’attuale limite di 50 km/h.
Per raccogliere le firme è già attiva la pagina sulla piattaforma di petizioni online Change.org (change.org/30elode 1) su Twitter dall’account @salvaiciclisti con l’hashtag #30eLode e veicolata anche su Facebook.
Con l’adozione del limite di 30 km/h in città, al posto dell’ormai ultradecennale 50 previsto dal Codice della strada, secondo gli attivisti delle due ruote i vantaggi sarebbero enormi, anche sul piano economico.
Ogni morto sulle strade costa mediamente alla società 1,3 milioni di euro: riducendo la velocità di 20 km/h nelle aree residenziali, oltre a dimezzare il numero di morti e feriti in città, sarebbe agevolato anche lo sviluppo dei bambini, ormai impossibilitati a vivere la strada. Chi conduce veicoli a motore avrebbe così un tempo di reazione più ampio per evitare l’impatto in caso di attraversamenti improvvisi da parte di pedoni, ciclisti o animali.
I tempi di percorrenza sarebbero gli stessi. I tempi di percorrenza media aumenterebbero di appena il 3 per cento circa.
Ovviamente dove è possibile, per esempio a Pavia, il centro storico andrebbe chiuso al traffico.