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Salvare l'acqua è roba da socialisti? (ovvero se il pianeta è "rosso", ci sarà un perché)

Creato il 14 maggio 2011 da Ilgrandemarziano

Salvare l'acqua è roba da socialisti? (ovvero se il pianeta è Ora, non è che siccome Marte oggi non ha più acqua fluida in superficie e i suoi panorami assomigliano più di quanto voi pensiate ai vostri deserti più aspri, voi potete prenderci ad esempio, così, senza neanche la minima idea di come sono andate davvero le cose. Invece è quello che è successo qualche settimana fa, a margine della Giornata Mondiale dell'Acqua, quando Hugo Chavez, presidente del Venezuela, avrebbe dichiarato qualcosa del tipo: "Ho sempre detto, sentito, che non sarebbe strano se fosse esistita una civiltà su Marte. Forse, però, è arrivato il capitalismo, è arrivato l'imperialismo e ha distrutto il pianeta... Attenzione! Qui sulla Terra solo pochi secoli fa c'erano grandi foreste e adesso ci sono deserti. Dove c'erano fiumi, adesso ci sono deserti!"

Salvare l'acqua è roba da socialisti? (ovvero se il pianeta è A tale riguardo, mi piace lasciare che rispondano le parole di Giovanni Virgilio Schiaparelli, uno dei vostri più grandi studiosi di Marte della storia, primo grande cartografo di Marte, reso celebre dalla scoperta nel 1870 dei "canali" (risultati poi inesistenti, ma senza i quali forse nemmeno io sarei qui con voi oggi), che nel 1895 sulla rivista Natura e Arte, a proposito di Marte e del problema della gestione dell'acqua (su Marte), scriveva:

"[...] E se in Marte esiste una popolazione di esseri ragionevoli capace di vincere la Natura e di costringerla a servire ai propri intenti, la regolata distribuzione di quelle acque sopra le regioni atte a coltura deve costituire il problema principale e la continua preoccupazione degli ingegneri e degli statisti...
[...] E passando a un ordine più elevato di idee, interessante sarà ricercare qual forma d'ordinamento sociale sia più conveniente ad un tale stato di cose, quale abbiamo descritto; se l'intreccio, anzi la comunità d'interessi, onde son tra loro inevitabilmente legati gli abitanti d'ogni valle, non rendano qui assai più pratica e opportuna, che sulla Terra non sia, l'istituzione del socialismo collettivo, formando di ciascuna valle e dei suoi abitanti qualche cosa di simile ad un colossale falansterio, per cui Marte potrebbe diventare anche il paradiso dei socialisti."
(da Schiaparelli e Marte: un sogno scientifico - Edizioni Scientifiche Coelum )

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