Pisticci, 2 ago 2010 - Non è stata riaccompagnata in Italia, ma in Portogallo a Loulè, piccola cittadina nella regione dell'Algarve. La giovane romena, per giunta analfabeta, al termine del suo soggiorno in Romania - che doveva durare solo una settimana - voleva rientrare a Pisticci ma i delinquenti le hanno imposto un'altra rotta, quella che l'ha costretta, per qualche giorno, a prostituirsi. Ai suoi genitori, invece, doveva dire telefonicamente che stava bene. "Guadagno cento euro al giorno", è quanto "doveva" riferire a casa. Il maresciallo Giampiero Ricciardi, in servizio a Pisticci, ha condotto un lavoro di indagine irreprensibile: determinante, ai fini della individuazione del luogo in cui si trovava esattamente la donna, è stata una telefonata partita dal cellulare di uno dei malviventi nella notte fra sabato e domenica. Preziosa è stata la collaborazione della Guardia Nazionale Repubblicana del Portogallo, gli agenti portoghesi hanno individuato e tratto in salvo la ragazza. Su questa storia indaga la Procura della Repubblica di Roma. Se fossero confermate le accuse i malviventi risponrebbero di sequestro di persona a scopo di riduzione in schiavitù.(GianPi)
La foto non si riferisce al fatto raccontato nell'articolo