Centinaia di migliaia di persone, sulla tribuna virtuale della net imputano al caporalmaggiore Salvatore Parolisi la morte di Carmela Melania Rea. Le indagini vanno avanti e qualcosa che potrebbe rimettere in discussione l’inchiesta sull’omicidio di Melania Rea c’è. Sfogliando le pagine della lunghissima ordinanza si trova una foto datata 18 aprile, orario e data coincidente con quella della scomparsa di Melania e dunque da sempre ipotizzata anche come data di morte. La foto, scattata da dei giovani mostra che al Pianoro, si intravede sotto un albero un’auto la linea sembra compatibile con la Renault Mégane del grande indagato. Certo, Parolisi non è l’unico possessore di Mégane al mondo, però, se gli esperti confermassero che quella è l’auto di Parolisi molte cose cambierebbero. Ricordiamo anche che Salvatore, quel lunedì,ha più volte detto di essere sul pianoro di San Marco con sua moglie e la piccola figlia Vittoria, ma intorno alle 14 e 30, Melania si è allontanata alla ricerca di un bagno o di un luogo dove potersi accovacciare per fare la pipì per non fare più ritorno. La versione di Parolisi però è stata smentita dalle celle telefoniche, che, proprio in quel lasso di tempo, collocano i cellulari del caporalmaggiore e di sua moglie a Ripe di Civitella, sul luogo del delitto. Questa è la bugia per cui Salvatore non è credibile. C’è da dire però che l’errore dell’analisi delle celle è sempre molto alto, la tecnica ancora non è precisa dunque tutto può essere. Insomma ci sono tante ipotesi ancora sul “piatto”. Intanto il telefonista non è apparso e tanto meno si è trovato il complice che insieme al Parolisi ha massacrato il cadavere dell’incantevole Melania. Intanto gli esami autoptici a cura dal medico legale Adriano Tagliabracci hanno confermato l’ora del decesso tra le 14.30 e le 15.30, il luogo del delitto,invece, è risultato essere il medesimo del suo ritrovamento.
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