Ritengo di rimanere in attesa di leggere la pubblicazione scientifica (scientific paper) ovvero sono in attesa dello scritto redatto in modo oggettivo sul lavoro del Dott Salvatore Rainò pubblicato attraverso i canali di comunicazione della comunità scientifica. Non posso che auspicare che tale lavoro dia a tutti noi il rimedio per curare gli olivi infetti da “XYLELLA FASTIDIOSA subspecie pauca ceppo CoDiRO COMPLESSO DEL DISSECCAMENTO RAPIDO DELL’OLIVO"
Salvatore Rainò, medico, ricercatore e omeopata di Bari, ha messo a punto un metodoper curare le piante«L'acqua informatizzata funziona gli alberi malati sono rifioriti» una cura con l'acqua intormatizzata, come riportato ieri da Quotidiano, utilizzata in un esperimento fatto su alcuni alberi nella zona di Torre Chianca. che dopo un'iniezione con quest'acqua L'acqua informatizzata potrebbe essere la cura per la Xylella. Brevettata da Salvatore Rainò di Bari, medico chirurgo, omeopata e ricercatore bioenergetico con diverse specializzazioni, ha già avuto riscontri positivi nella cura dei casta-neti dei monti Albumi del Salernitano; nel Salento, l'esperimento è stato condotto con successo in un uliveto di Torre Chianca: gli ulivi secchi sono rinati, come anticipato ieri dal Nuovo Quotidiano di Puglia.
Professor Rainò, che cos'è l'acqua informatizzata?
«È una mia invenzione e viene da studi che sto conducendo da molti anni e che si occupano proprio dei substrati energetici della biologia, e sparatutto della possibilità di interagire con delle informazioni adeguate all'interno dei meccanismi biologici. Questa esperienza, insieme ad altre, inclusa quella sui castagneti affetti da cinipide, dimostra che è possibile usare una scienza più evoluta di quella prevalente, che si occupa di "memoria dell'acqua"».
Cosa significa?
«Significa affidare all'acqua delle informazioni che possono essere utilizzate in termini anche terapeutici».
Chi l'ha contattata per curare gli ulivi?
«Sono rimasto incuriosito sia dal cinipide dei castagni che dalla Xylella degli olivi e ho capito subito che i miei metodi potevano essere applicati in entrambi i casi. Così, dopo essermi consultato con l'assessorato regionale, ho allestito dei modelli sperimentali che ho applicato tramite iniezioni intra-xilematiche, all'interno di alcuni alberi che abbiamo chiamato "alberi-pilota", per la precisione una ventina di alberi, quelli trattati a Torre Chianca di Lecce. I risultati, in termini di cambiamento di codicefenologico, quindi di aspetto dell'area, sono stati sorprendenti».
Erano piante secche?
«SI, piante in difficoltà, immerse in un contesto dove la malattia esprimeva tutta la sua gravità. Dopo cinque mesi, l'altro giorno abbiamo fatto un sopralluogo in presenza dell'assessore Nardoni e del proprietario dell'uliveto, e abbiamo notato una ripresa spettacolare della vegetazione sulle piante, spettacolare anche per il periodo in cui siamo, perché il verde di queste chiazze di ripresavegetativa, diffuse su tutte le chiome. è intensissimo. Alcune piante che sembravano morte hanno ripreso a vegetare».
L'acqua informatizzata con-tiene sostanze chimiche?
«In quest'acqua non si trova nulla in più di quello che si trova in una normale acqua di fonte. Nessuna sostanza chimi-ca, questo deve essere esplicitato con chiarezza». E allora di cosa si tratta? «Tutte le forme di vita so-no rappresentate quasi esclusivamente da acqua, e quindi, se vogliamo modificare le memo-rie energetiche di un sistema biologico, dobbiamo agire tramite l'acqua, possiamo dire che l'acqua media un linguaggio. In questo caso, alle piante è stato trasferito un codice di resistenza alla malattia, che le piante hanno poi ovviamente riconosciuto e replicato alle altre piante, ovviamente c'è un'attenuazione in virtù della distanza dalle piante trattate e anche in virtù di criteri di omogeneità del territorio».
Cosa accade quanto viene iniettata l'acqua informatizzata?
«Che si immettono dei segnali. delle frequenze. è come se la pianta si Svegliasse».
La sua acqua possa essere la cura della Xylella?
«Ce lo auguriamo tutti quanti, ma l'argomento della Xylella è veramente drammatico e misterioso. Questo esperi-mento è sicuramente molto interessante, per cui è facile pro-pendere con entusiasmo per una lettura in termini di successo. però si tratta di un'area ri-stretta, dobbiamo invece considerare la globalità dell'ambiente e tutte le problematiche legate ad esso».
Sarebbe fattibile iniettare l'acqua su tutti gli ulivi malati?
«Certamente, ma in un regi-me più organizzato, con la collaborazione delle forze politi-che e amministrative. L'assessore Nardoni e il dirigente dell'Osservatorio regionale fitosanitario Guario hanno dimostrato una grande apertura, senza la quale non avremmo potuto organizzare l'esperimento. Se questi modelli funzionano potrebbero essere l'alba di una nuova epoca in termini di diagnosi e terapia. Gli oliveti del Salento debbano essere salvati e conservati, ma occorre una collaborazione veloce, importante». M.C.Min.
LA CURA 1 Le iniezioni intra-xilematiche • Il professor Rainò ha praticato delle iniezioni di acqua informatizzata nelle cellule che formano lo "xilema", chiamato anche "legno". 2 L'effetto terapeutico • L'acqua media un linguaggio: in questo caso vengono affidate all'acqua delle informazioni che sono utilizzate in termini terapeutici. 3 Cinque mesi di esperimenti • L'esperimento a Torre Chianca è durato 5 mesi: l'acqua, iniettata sugli alberi contaminati dal batterio e già secchi. ha risvegliato il sistema linfatico.
Fonte: Nuovo Quotidiano di Puglia del 15 agosto 2014