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Salvatore Settis e l'astratto modello americano

Da Silviapare
Salvatore Settis e l'astratto modello americano"Troppo spesso da noi si additano a modello le scuole americane, il cui disastroso fallimento è al contrario elemento ricorrente nel discorso politico e culturale americano. Troppo spesso sentiamo citare come un modello 'l'università americana', quasi che esistessero solo Harvard, Princeton o Yale; ma negli Stati Uniti esistono qualcosa come 3400 altre università il cui livello culturale e formativo medio è basso o bassissimo (se escludiamo le punte avanzate, certo meno di cento). Proprio chi meglio conosce, e magari ama, quel grande paese che sono gli Stati Uniti, dovrebbe invece dire a gran voce che dobbiamo imparare a 'pescarvi' non solo astratti e mitici 'modelli', ma anche, e soprattutto, quella capacità di autocritica che della società americana è uno dei tratti più positivi. Al contrario, mi sembra che la tendenza a mitizzare un astratto 'modello americano' sia di regola (e non solo in Italia) inversamente proporzionale alla reale conoscenza ed esperienza della società e delle istituzioni americane. Non si tratta solo di ignoranza: i modelli astratti fanno comodo perché nascondono le reali ragioni del mutamento, trasformando precise scelte politiche in direzioni di sviluppo spacciate pr ineluttabili."
Da: Salvatore Settis, Italia S.p.A. L’assalto al patrimonio culturale, Einaudi 2002

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