Salvini a Roma. Potessi...

Potessi farvi essere me, che nella Brianza roccaforte leghista (anche suo malgrado) sono nato e cresciuto
Potessi farvi sentire gli slogan leghisti di 13 anni fa, alle feste della Padania, degni del Völkischer Beobachter
Potessi farvi capire come per tante "camice verdi" gli Italiani nati dalla Toscana in giù fossero considerati ne più ne meno come i Rom di oggi
Potessi farvi vedere come il partito di Salvini non intendesse attaccare solo i "Palazzi del Potere", come oggi va comodamente cianciando, ma parlasse di un'inferiorità a livello etnico
Potessi ricordarvi che non è una questione di sinistra o destra, ma di semplice memoria storica, di una storia pure recente, di cui può parlarvi pure un venticinquenne
Potessi far presente che Salvini, colui che gioca a fare l'operaio che parla ai lavoratori, non ha mai fatto un cazzo dalla mattina alla sera escludendo qualche mese al Burghy
Potessi ricordarvi che Salvini, tanto estimatore di poliziotti e forze dell'ordine, manifesta oggi con il partito di uno condannato per aver pestato un carabiniere
Potessi ricordarvi dei diamanti, della laurea in Tanzania, della 'ndrangheta
Potessi far sapere anche ai cari fascisti del terzo millennio che Salvini, oltre che secessionista, era pure comunista padano (!)
Potessi farvi capire che il partito di Salvini ha danneggiato più questo paese di tutti gli immigrati messi assieme, da destra così come da sinistra
Potessi.
Ma mi direste zecca rossa, comunista, tossico, zingaro, terrone, polentone, o che so io.
Pensatevela come vi pare, ma vi prego di ascoltare solo questo semplice, tralasciabile, egoistico consiglio:
Non fatevi fregare.