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Salvo Figura: quando il medico diventa scrittore

Creato il 13 dicembre 2012 da Rosebudgiornalismo @RosebudGiornali

Figura Salvo - foto-di Giuseppe Nativo. E’ da qualche tempo che nello spazio cartaceo, ma anche su quello digitale via web, si aggira insistentemente un “serial writer” che riempie le pagine di cose orribilmente interessanti. E’ necessario diffidare delle imitazioni e leggere i suoi romanzi. Si tratta di un medico-scrittore che fino a qualche anno fa frequentava le sale operatorie distinguendosi per la sua professionalità e, soprattutto, umanità. Il suo sorriso, un po’ sornione, un po’ fraterno, incoraggiava i pazienti che giocoforza dovevano sostare in sala rianimazione. Si tratta di Salvo Figura, “u dutturi”, palazzolese di nascita ma ragusano di adozione, che ha coltivato la sua passione per la scrittura trovando, a volte non sempre, il tempo di buttare giù qualche riga nel corso della pesanti ed estenuanti notti trascorse in ospedale.

Già medico anestesista rianimatore vive tra la famiglia – di cui fanno parte anche un gatto, un cane e una tartaruga in “esilio coatto” – e il suo paese natale, Palazzolo Acreide (Akrai come ama chiamarla), terra dal sapore corinzio, sui cui speroni rocciosi talora si odono i passi degli dei e degli eroi. Adesso ama definirsi scrittore-medico, autore di non pochi romanzi veri gioiellini di narrativa. Gli ultimi, in ordine di arrivo, sono “Asparago siculo” e “La neve di Piazza del Campo”. Ora la sua verve letteraria sicula colpisce per la terza volta. Il suo racconto “L’amore avaro” è stato premiato al 28° concorso della WMI (Writers magazine). Un bel traguardo per Salvo Figura che in un anno ha collezionato numerosi consensi. In realtà sono quattro se si include anche “L’amore tradito” che fa parte dell’Antologia “365 racconti d’amore” della Delos Book, in uscita per San Valentino.

“Asparago siculo” era nato con tutt’altro titolo. L’idea di questo titolo intrigante è casualmente venuta al figlio dopo una buona spaghettata, appunto con gli asparagi. È una storia di mafia, ma davvero particolare. La storia ha colpito subito per l’idea originale: usare gli asparagi selvatici delle valli iblee per risolvere un delitto che portava da tutt’altra parte. E così il racconto è stato selezionato per il Concorso Radio24-Mondadori e letto in radio il 7 luglio. La pubblicazione in cartaceo uscirà il prossimo gennaio per i Gialli Mondadori- Giallo 24.

Da questo racconto ha preso le mosse il secondo, “La neve di Piazza del Campo”, continuo ideale del primo, dove l’ambientazione stavolta è tutta italiana: Siena col suo Palio, le sue stradine, le sue tradizioni. Una città che Figura ha avuto modo di conoscere ed apprezzare essendo vissuto lì da studente. Anche qui la storia si incentra su un clan mafioso e “ridendo e scherzando” ne è venuto fuori un personaggio così ben caratterizzato Minicu u’u ruossu, che poi è diventato un vero personaggio da romanzo. Il racconto uscirà in cartaceo in marzo.

“L’amore avaro”, l’ultimo fuoriuscito dalla brillante penna di Salvo Figura, è una storia particolare che trae spunto da un padre che chiama Creso il figlio ed il cui intreccio narrativo si sviluppa in una vicenda per nulla scontata.

La scrittura è un lavoro duro, in cui occorre impegnarsi. E per uno scrittore come Salvo Figura, che nasce per la Fantascienza e si ritrova giallista, è davvero un bel sogno che si colora sempre di più.

Featured image Salvo Figura. Fonte Giuseppe Nativo.

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