«Lo spazio è molto meglio di quanto mi aspettassi». Sono queste le prime parole di Samantha Cristoforetti, appena sbarcata all’Iss, la stazione spaziale internazionale dove rimarrà per i prossimi cinque mesi e mezzo. L’astronauta, prima donna italiana ad andare nello spazio, è stata accolta a bordo dal comandante Barry E. Wilmore della Nasa e dai russi Aleksandr Samokutyayev ed Elena Serova. Con lei viaggiavano due colleghi, il russo Anton Shkaplerov e l’americano Terry W. Virts. I sei astronauti diventano adesso l’equipaggio 42 della Iss. È il via ufficiale alla missione Futura, dell’Agenzia spaziale italiana.
«È andato tutto benissimo, abbiamo visto immagini spettacolari, la prima alba e le stelle», ha detto salutando la mamma nel suo primo collegamento dalla Stazione spaziale internazionale con il centro di controllo della missione a Mosca. Poi ha raccontato: «Quando siamo arrivati alla Stazione spaziale è stato il momento perfetto per vedere i pannelli solari colorati di arancione. È stato un momento stupendo, proprio come mi avevano detto».

L’astronauta italiana aveva lasciato la base di Baikonur in Kazakistan, a bordo della navicella Soyuz per la missione Futura, alle nostre 22:01. La navicella si è ancorata come previsto alle nostre 3:49 e il portello è stato aperto alle 6:00 di questa mattina.
Nata a Milano, ma di origine trentina e cresciuta a Malè, Samantha ha 34 anni. Pilota militare, capitano dell’aeronautica e ingegnere, l’astronauta italiana contribuirà allo svolgimento di tutti i compiti di ricerca, sperimentazione e manutenzione operativa del laboratorio spaziale. Prenderà parte a circa 200 esperimenti, tra cui testare una speciale macchina per il caffè, frutto della collaborazione tra Lavazza e Argoten. Dopo aver conquistato il primato per la prima donna italiana nello spazio, Samantha sarà anche la prima a fare un espresso a 400 chilometri d’altezza.
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