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In attesa del derby della Capitale tra Roma e Lazio, Sampdoria-Milan rappresentava uno dei match più interessanti: le speranze di qualcuno che ancora credeva, beato costui, allo scudetto; la Doria inseguiva, appaiata al Palermo, il quarto posto che vuol dire preliminare di Champions League
L'Inter contro la Juve ha fatto il suo dovere, vincendo venerdì sera la sua gara contro la sempre più derelitta Juventus.
C'è stato un po' di movimento durante la settimana in casa Milan: ne abbiamo discusso qui (, se la nube proveniente dall'Islanda, causa vulcano in eruzione, ha oscurato media e fonti d'informazione calcistiche di vario tipo).
Il Milan era l'avversario giusto da affrontare in questo momento. Era l'opinione dell'allenatore della Sampdoria Gigi Del Neri. "C'è grande entusiasmo dopo la vittoria nel derby ed è un bene affrontare una squadra come il Milan. In questo modo - spiega - il passaggio emotivo non finisce e ci sono le motivazioni giuste considerato il valore dell'avversario". Rispetto alla gara d'andata sono però cambiate molte cose. "Allora - ricorda Del Neri - ci misero sotto in 20' e qualcosa di duro ha lasciato".
Con un fantastico goal di Giampaolo Pazzini, la formazione padrone di casa del Luigi Ferraris passa all'ultimo respiro: quindicesimo centro in campionato, di testa, su perfetto cross dalle fasce di Mannini.
Il Milan resta a bocca asciutta, dopo aver resistito in dieci per tutto il secondo tempo: segna Borriello nel primo tempo, pareggia su rigore Cassano (rosso per Bonera). Lontananza dalla sfida per il tricolore, Sampdoria sempre più vicina all'Europa che conta. La terza vittoria consecutiva, difatti, spedisce i blucerchiati a quota 57 punti, mentre il Milan rimane a quota 64.
La truppa di Leonardo & Friends è scesa in campo a Genova con la sciagura confermata tra i pali (si domanda cosa dovrà aspettare per non vedercelo più), in difesa Bonera al fianco di Thiago Silva, Seedorf nel ruolo di vice Pirlo (squalificato) e Mancini preferito a Huntelaar vicino a Borriello (pessima scelta, Leo!) e Ronaldinho. Nella Samp, Rossi rileva lo squalificato Gastaldello, mentre Poli riprende il suo posto in mezzo al campo. Davanti confermatissimi Pazzini e Cassano.
Forte del calore del loro pubblico, dell'imbattibilità casalinga che dura dal gennaio 2009 e del non voler avererimpianti nella rincorsa al quarto posto i doriani non mollano un centimetro, soprattutto sulle fasce. Fin da subito i nostri non sembrano in giornata e non riescono ad approfittare del baricentro alto della formazione di casa.
Al 20' i centrali blucerchiati si incollano al suolo e Borriello porta in vantaggio la truppa, raggiungendo momentaneamente Pazzini nella classifica cannonieri.
Il Milan continua a soffrire dietro, dove nessuno raddoppia sulle fasce e piovono cross o suggerimenti per gli inserimenti senza palla dei centrocampisti un pò per tutta la partita. Nel momento migliore del Milan i contropiedi non sono mai finalizzati: Mancini prima si improvvisa Johnny Wilkinson (nel scrivere questo nome che in Inghilterra venerano mi alzo in piedi e chiedo scusa, ma nel rugby esiste difatti un tiro del genere detto drop) poi Seedorf tenta un'autopiroetta in area in posizione regolare. La palla termina lemme, lemme tra le braccia del portiere blucerchiato (aww Storari Marco).
Nel mommento di poca lucidità della Samp, Thiago Silva si improvvisa Lebron James: stoppa un contropiede magistrale della Samp innescato dal duo Semioli-Cassano con uno scatto prodigioso. Nella moria tecnica a cui capita di assistere tutte le domeniche, un giocatore del genere è una visione nel deserto.
Gia alla fine del primo tempo però torniamo ad essere messi alle corde. La sciagura si dimostra decisiva due volte su Lucchini e Cassano.
Il peggio inizia ad inizio ripresa. Problemi muscolari, esce Ambrosini: dentro Zambrotta. Abate si alza, Gattuso va in mezzo al campo, mentre Borriello viene ammonito per proteste dopo una bella discesa personale (personale: fine a se stessi e non per la propria squadra) e quindi niente trasferta palermitata per il napoletano.
Il grande gioco sampdoriano porta Cassano in area di rigore avversaria dove Bonera lo stende: calcio di rigore netto e rosso per il difensore bresciano. Dida non può nulla sulla battuta di destro di Fantantonio, che tiene basso il pallone: il brasiliano si era tagliato le unghie nell'intervallo e quindi non è potuto arrivare sulla sfera. E' l'1-1, l'ottavo gol in campionato per il barese.
Partita in salita per il Milan, dopo il cartellino rosso a Bonera: la Samp è lanciatissima, così come lo è Cassano, autore di cinque delle ultime sette reti blucerchiate.. Il Milan torna dalle parti di Storari con un corner: Borriello però non arriva a deviare di testa...
La sberla serve momentaneamente per far riapparire le sagome dei giocatori nel Milan dalle parti di Storari: Gattuso e Ronaldinho a momenti segnano. Borriello, funambolo e poco ligio ai goal facili, addirittura si storta una caviglia e trascorrerà gli ultimi in campo litigando con il proprio fratello ed amico "Leo": "esci o no?" "boh non lo so".
Verrebbe quasi voglia di portar loro fragole e panna, peccato che non siamo a Wimbledon. Ma si è troppo occupati ad assistere la retroguardia rossonera alle prese con le lune della sciagura: dapprima ci mette una vita per ritrovare una palla respinta in due tempi; poi l'ennesima uscita a farfalle su un calcio d'angolo. Non è goal per merito di una zolla misteriosa del Ferraris che ha rallentato di quel poco la palla: giusto in tempo per essere riagguantata.
Ma la rincorsa allo scudetto, semmai c'è stata, termina qui. Pazzini restituisce il quarto posto in solitaria alla Samp e spedisce il diavolo nel suo personale inferno (Leonardo sì Leonardo no, Pato solo no, futuro incerto) con una capocciata da centravanti vero.