Lo S&P 500 ha chiuso la seduta a 1.949 punti, registrando un +0,46%.
Il bilancio settimanale è pari ad un +1,34%.
Giusto due settimane, esaminando il VIX, si scriveva:
“Al momento il VIX è a 11,36%, un valore decisamente contenuto che descrive una scarsa avversione al rischio da parte degli investitori che, quindi, stanno tenendo la guardia molto bassa.
Siamo già ora in un’area di forte eccesso.
Nel caso di un ulteriore calo che portasse il VIX a contatto dell’area dei minimi degli ultimi 25 anni (9,5-10), le probabilità di una deciso cambio di direzione diverrebbero notevoli.”.
Grafico aggiornato:
Grafico nr. 1 – VIX – Supporto di lungo termine
Nel corso delle ultime due settimane il VIX si è portato a 10,73, avvicinandosi ulteriormente all’area di supporto 9,5-10 di lungo termine, quella stessa area che è stata toccata nel 2007, prima del successivo grande crollo dell’indice americano e di tutti i mercati azionari.
In buona sostanza, siamo in una situazione che, sotto il profilo della propensione al rischio (minore è il valore del vix e minore è il grado di copertura degli investitori), già ora possiamo definire di estremo eccesso.
Peraltro, il margin debt, anch’esso in situazione di estremo eccesso (ricorso alla leva superiore a quello del 2007), nelle ultime rilevazioni sta ritracciando, aspetto che, pur potendo rappresentare una temporanea flessione, va considerato come un preoccupante campanello d’allarme.
Tuttavia, le chiusure di seduta e di settimana sui massimi anticipano ulteriori allunghi.
Cerchiamo allora di identificare un possibile target al rialzo in corso.
Nella seguente tabella, proposta nel check up del 21 marzo 2014, sono indicati i Pivot su base annuale dello S&P 500 validi per l’anno in corso:
Tabella punti PIVOT annuali S&P 500
Sempre nel check up si spiegava che lo S&P 500 (al tempo valeva 1.866 punti) si collocava “tra il Pivot centrale (1.707 punti) ed il Pivot R1 (1.989) che quindi, nel corso del 2014, devono essere monitorati attentamente rispettivamente come potenziale supporto e come potenziale resistenza.”.
Ora lo S&P 500 si trova a 1.949 punti, a soli 2 punti percentuali dalla resistenza indicata dall’analisi dei Pivot annuali.
Per di più, quei 1.989 punti sono praticamente coincidenti con l’importante soglia psicologica dei 2.000 punti.
Concludo ricapitolando:
le chiusure di seduta e di settimana sui massimi anticipano nuovi allunghi ma, il VIX a pochi passi dai minimi storici e lo S&P 500 sempre più vicino ad una resistenza Pivot, peraltro coincidente con la soglia psicologica dei 2.000 punti, indicano che siamo in un’area di estremo eccesso in cui il rischio non è assolutamente controbilanciato dal rendimento potenziale.
Riccardo Fracasso