Lo S&P 500 ha chiuso la seduta a 1.936 punti, registrando un +0,31%.
Il bilancio settimanale è pari ad un -0,68%.
La scorsa settimana:
“Concludo ricapitolando:
le chiusure di seduta e di settimana sui massimi anticipano nuovi allunghi ma, il VIX a pochi passi dai minimi storici e lo S&P 500 sempre più vicino ad una resistenza Pivot, peraltro coincidente con la soglia psicologica dei 2.000 punti, indicano che siamo in un’area di estremo eccesso in cui il rischio non è assolutamente controbilanciato dal rendimento potenziale.”.
A parte lunedì, seduta in cui è stato segnato un nuovo massimo assoluto (1.955 punti) lievemente superiore al precedente, la settimana è stata caratterizzata da una tendenza leggermente negativa.
Resta tuttavia saldamente intatta l’impostazione rialzista e l’ipotesi di un ulteriore allungo nei pressi di area 1.990-2.000 punti.
Conclusa la settimana, andiamo ad osservare eventuali minacce allo scenario appena indicato:
S&P 500 – 6 mesi su base settimanale – Harami bearish
Nella cornice blu sono evidenziate due candele, di cui il corpo della seconda è compreso interamente da quello della seconda.
Trattasi di una harami bearsih su base settimanale.
Identificata una figura è bene valutarne l’attendibilità.
Innanzitutto, si considera il posizionamento: essendo l’harami bearish un pattern ribassista, necessita di un chiaro trend rialzista da invertire.
Come possiamo facilmente notare, tale requisito è indiscutibilmente rispettato.
A ciò si aggiunge un RSI settimanale (vedi parte inferiore del grafico precedente) che, dopo aver indicato un eccesso di ipercomprato, ha invertito al ribasso e tuttora presenta un’inclinazione discendente; tale elemento conferma il segnale negativo dell’Harami.
Passiamo ora alla compressione delle candele (invito ad utilizzare chi volesse impratichirsi con tale funzione, il programmino che ho personalmente preparato e messo a vostra disposizione ormai da diverso tempo: CANDELE – COMPRESSIONE):
Compressione Harami Bearish
La candela compressa non conferma (ma nemmeno smentisce) il segnale ribassista della figura originaria (l’Harami).
A dispetto dell’ottimo posizionamento della figura e dell’eccesso rialzista indicato dall’RSI (elementi che avvalorano l’attendibilità della figura), la mancata conferma da parte della compressione della candela suggerisce quanto peraltro è solitamente indicato in linea generale dall’analisi tecnica: l’Harami necessita di conferme.
Io sono portato a ritenere possibili nuovi allunghi che consentano allo S&P di raggiungere area 2.000 punti, ma va comunque tenuto conto che il quadro generale (e non mi riferisco certamente solo all’Harami) è tale da consigliare estrema cautela.
Riccardo Fracasso