Lo S&P 500 ha chiuso la seduta a 1.865 punti, registrando un -1,25%.
Il bilancio settimanale è pari ad un +0,4%.
Sussistono diversi elementi che suggeriscono la prosecuzione del calo nel corso della prossima settimana.
Partiamo esaminando l’andamento della settimana appena conclusa:
Grafico nr. 1 – S&P 500 – Andamento settimanale
Il deciso calo avvenuto proprio nella parte conclusiva della settimana (la più significativa), indica un’impostazione negativa per la prossima.
Inoltre, le chiusure giornaliere e settimanali nei pressi dei minimi anticipano nuove vendite nel corso della prossima settimana.
Grafico su base settimanale:
Grafico nr. 2 – S&P 500 – Resistenza area 1.884 punti
Nelle ultime settimane lo S&P 500 ha interrotto la propria salita a ridosso della resistenza posta in area 1.884.
Il superamento temporaneo di tale livello avvenuto nel corso di questa settimana va classificato come una falsa rottura, aspetto negativo.
Nel grafico è evidenziato, tra l’altro, un andamento simile a quello delle ultime settimane, sviluppatosi tra la fine del 2013 e l’inizio del 2014, quando lo S&P 500, dopo aver sbattuto più volte la testa contro la resistenza a 1.849, corresse.
Al tempo la correzione fu del 6%.
Per il momento è inutile aggiungere altro se non che, l’eventuale superamento convinto di area 1.884 punti (ipotesi possibile ma al momento improbabile) riporterebbe il sereno sull’indice americano.
Comunque sia, a mio avviso non siamo ancora giunti al crollo, perché come ampiamente spiegato in più occasioni, specialmente nell’occasione del check up, le più importanti gambe ribassiste di lungo termine sono sempre state precedute da un processo distributivo di diversi mesi, processo di cui al momento non abbiamo traccia.
Riccardo Fracasso