Lo S&P 500 ha chiuso la seduta a 2.108 punti, registrando un +0,9%.
Il bilancio settimanale è pari ad un +2,66%.
Partiamo osservando l’andamento della settimana:
Grafico nr. 1 – S&P 500 – Andamento settimanale
Gli acquisti nella parte finale della settimana rappresentano un aspetto positivo.
La scorsa settimana si scriveva così:
“La chiusura settimanale inferiore ai minimi della precedente rappresenta un elemento di debolezza.
Da monitorare la trendline di minimi crescenti di medio termine avviatasi ad Ottobre del 2014 e che potrebbe respingere eventuali pressioni ribassiste.”.
Grafico aggiornato:
Grafico nr. 2 – S&P 500 – Trendline di minimi crescenti di medio periodo
La trendline ha fatto il proprio compito sostenendo lo S&P 500.
L’indice americano dista a mezzo punto percentuale dai massimi storici segnati a Febbraio (2.119 punti).
A questo punto è lecito chiedersi se la vicinanza dai massimi storici segnati a Febbraio (2.119 punti) possa respingere qualsiasi pressione rialzista ed innescare nuove vendite.
Sotto l’aspetto del breve termine lo S&P 500 presenta diversi punti in comune col Ftse Mib:
- acquisti nella parte finale della settimana ;
- chiusura settimanale superiore ai massimi della precedente;
- chiusura settimanale vicina ai massimi della settimana.
In base a tali elementi ritengo probabili nuovi record per lo S&P 500.
Riccardo Fracasso