Con gli ultimi aggiornamenti rilasciati, Samsung ha infatti deciso di aumentare il livello di protezione del telefono, introducendo delle nuove misure di sicurezza, impedendo di conseguenza il root o altre pratiche di modding.
I cambiamenti per ora riguardano i firmware della serie MGG e successivi, come quelli Vodafone italiani (I9505XXUDMGG) e i no brand inglesi (I9505XXUDMH8).
La causa principale è da attribuire al rafforzamento delle delle policy di sicurezza del modulo SeLinux (un avanzato sistema di protezione dei kernel linux) passate ora al livello enforcing, quello più elevato.
Con questa modifica ogni tentativo di accesso a risorse o processi del sistema operativo da parte di app di terze parti che non soddisfino le policy verrà subito bloccato, richieste dei permessi di root comprese.
A complicare le cose c’è anche Samsung Knox, altra tecnologia di protezione introdotta dalla casa coreana sul Galaxy S4 e ulteriormente rinforzata sui nuovi firmware, in grado di riconoscere modifiche effettuate a livello di kernel o recovery.
Nell’attesa di una soluzione definitiva, il nostro consiglio per chi avesse bisogno dei permessi di root o volesse continuare a modificare il proprio Galaxy S4 è quello di non aggiornare e continuare ad utilizzare i precedenti firmware