Il Samsung Galaxy A9, lo smartphone al momento più grande dimensionalmente parlando della nuova generazione e presentato qualche settimana fa, equipaggia un display da ben 6 pollici con tecnologia SuperAMOLED, layout Diamond PenTile e risoluzione Full HD di 1920 x 1080 pixel. Di recente esso è stato sottoposto ad alcuni test per verificarne la qualità ed i risultati ottenuti non sono soddisfacenti come ci si aspetterebbe.
Per quanto riguarda la luminosità, il display riesce a raggiungere i 466.61 cd/m2 (nits) in maniera manuale, mentre sfruttando l’illuminazione adattiva riesce a raggiungere i 700.99 cd/m2. Tale differenza si annulla quando parliamo di luminosità minima, visto che in entrambi i modi essa arriva ad un minimo di 2.20 cd/m2.
Impostando il display del Samsung Galaxy A9 in modalità adattiva, ogni singolo colore risulta essere leggermente sfalsato rispetto al normale. Questo è un difetto ormai appurato degli AMOLED ma, così come succede per l’appunto da qualche anno, è possibile abilitare la modalità Normale, ovvero quella che tenta di calibrare in maniera migliore il display per restituire dei colori quanto più possibile naturali.
Le conclusioni dell’analisi però non sono molto positive per questo display. Nonostante la luminosità e la brillantezza siano ai massimi livelli, la calibrazione del display risulta essere addirittura inferiore rispetto a quella del Samsung Galaxy A8, suo diretto predecessore. Ci si aspetterebbe che i display vadano a migliorare di anno in anno dal punto di vista cromatico ma evidentemente non è il caso di questo device.
samsung2016-01-29Lorenzo Spada