Abbiamo provato i due dispositivi dell'azienda coreana
Se oggi ti cimenti nell'impresa di produrre un cellulare, specialmente nella fascia di prezzo più alta, non puoi limitarti a puntare sulla tecnologia e sui freddi numeri. Samsung lo deve aver capito con il Galaxy S5 e con i suoi risultati probabilmente al disotto delle aspettative, quindi sta cercando di correre ai ripari con il successore in arrivo nei negozi il prossimo dieci di aprile. Apple e i suoi iPhone non ti vendono unicamente un dispositivo ma anche un oggetto di tendenza, qualcosa che va oltre le semplici - e pur sempre fondamentali - funzionalità. C'è ovviamente un importante confine da non superare, quello dello sviluppo fine a se stesso, ma dopo aver speso appena mezz'ora in compagnia del Samsung Galaxy S6 ed S6 Edge, possiamo dire con tranquillità che il colosso coreano sembra essere riuscito a superare i suoi precedenti limiti e creare innanzitutto un oggetto desiderabile. Per farlo è stato necessario scendere ad alcuni compromessi, limiti a cui però sarà probabilmente una parte limitata dell'utenza a lamentarsi.
twittalo! Samsung Galaxy S6 ed S6 Edge aprono un nuovo corso per gli smartphone dell'azienda
Vetro e alluminio
Abbandonata definitivamente la plastica, il Samsung Galaxy S6 ed S6 si presenta rivestito da vetro Gorilla Glass 4 sulle due superfici anteriori e posteriori, collegate da un'anima di alluminio 6013, lo stesso utilizzato anche per certe applicazioni aeronautiche e per la costruzione di biciclette di alta qualità. Il prezzo di questa scocca unibody è stato l'annullamento di ogni possibilità di rimuovere la batteria e l'eliminazione dello slot di espansione della memoria.
Si tratta certamente di due mancanze che faranno storcere il naso a qualcuno ma, presumibilmente, saranno quasi del tutto indifferenti a molti. In compenso il feeling dispositivo in mano è eccellente: nessuna flessione, grande senso di robustezza e un bellissimo effetto riflettente sulla faccia posteriore, differente a seconda del colore scelto. Bianco, nero e oro per entrambi i modelli, blu unicamente sull'S6 e verde sull'Edge. Certo il lato inferiore è molto, molto simile a quello dell'iPhone 6, ma per il resto i due nuovi modelli Samsung hanno un loro design distintivo e piacevole. Il pannello è per entrambi un Super Amoled da 5.1 pollici e 2560x1440 di risoluzione, con una densità impressionante di 577 ppi. Si è spesso parlato di pregi e difetti degli schermi Super Amoled ma, almeno ad una prima impressione, in questo caso non ci si può che esprimere favorevolmente: colori brillanti, grande luminosità e una densità tale da non lasciar intravedere nemmeno da molto vicino alcun tipo di spazio tra i pixel. La grossa - e unica - differenza tra i due modelli è rappresentata dallo schermo curvato dell'Edge: per poco più di cento euro di differenza ci si porta a casa un pannello con le medesime caratteristiche tecniche ma i bordi leggermente curvi. A differenza di quanto fatto con il Note Edge, Samsung non sembra aver voluto fare di questa peculiarità un punto di forza in termini funzionali, tanto che si utilizza solo per alcune funzioni extra legate ai contatti e poco altro, quanto piuttosto un vanto estetico e di design. Uno sfoggio di tecnica che non è giusto o sbagliato in sé, ma tale resta e tale va giudicato. La fotocamera posteriore da 16 megapixel e quella anteriore da 5, grazie a diversi aggiustamenti come l'HDR automatico, sembrano offrire scatti eccellenti ma abbiamo testato i telefoni all'interno di un ufficio in buone condizioni di luce, quindi per giudizi definitivi e più completi toccherà aspettare la recensione.Veloce
Il processore Exynos 7420, prodotto con il processo produttivo a 14nm che comporta un minor dispendio energetico, unito ai 3GB di RAM DDR4 rappresenta un ottimo punto di partenza e dovrebbe garantire la potenza necessaria a qualsiasi tipo di applicazione si decida di installare. Il nostro rapido test ci ha presentato un terminale molto veloce sia nelle fasi di navigazione che in quelle di richiamo delle applicazioni.
Ci vuole un istante, ad esempio, per aprire la fotocamera dopo aver rapidamente premuto per due volte il tasto centrale. Migliorato anche il rilevamento delle impronte digitali, ora a 360 gradi e quindi attivabile in qualsiasi modo si impugni il telefono. La nuova interfaccia Touch Wiz è più responsiva e il pacchetto di software ridotto all'essenziale, dando modo a chi volesse installare altri pezzi della suite Samsung di farlo in un secondo momento. Ci sono alcuni richiami estetici ad Android Lollipop e alcuni elementi proveniente dai precedenti software della casa di Seul: il risultato è incoraggiante e piacevole da utilizzare. Un primo sguardo positivo insomma: in attesa di averli tra le mani per un periodo di tempo più significativo, il Galaxy S6 e il fratello S6 Edge ci sono parsi un deciso passo in avanti non tanto dal punto di vista tecnologico, ambito nel quale si registrano comunque dei passi in avanti, quanto proprio filosofico. Telefoni pensati per piacere a partire dal primo impatto, con una filosofia costruttiva nuova - in parte, per Samsung - e con un software più essenziale ma equilibrato.