Attraverso un post sul blog ufficiale, Samsung ha voluto comunicarci quali tecniche ha utilizzato durante il processo produttivo dei nuovi Samsung Galaxy S6 e Samsung Galaxy S6 edge. La modifica radicale dell’estetica ha richiesto anche una modifica radicale degli apparati di produzione industriali nelle fabbriche del colosso coreano.
Partendo dal processo di lavorazione del vetro, ideato appositamente per garantire la massima precisione possibile in ogni unità, esso si chiama 3D ThermoForming. Già dallo stesso nome si capisce che è stato utilizzato del calore per permettere la piegatura all’angolo ottimale. Questo processo, che è stato spiegato anche durante la presentazione ufficiale, si avvale di un macchinario che scalda il vetro fino a 800° Celsius al fine di renderlo malleabile al grado giusto. Il processo adottato sul Galaxy Note Edge, nonostante sia molto avanzato, non raggiunge la stessa precisione di questo.
Per quanto riguarda invece la scocca in alluminio, il produttore coreano ha adottato una particolare lega 6013, usata anche nel settore dell’aeronautica. Rispetto alle leghe utilizzate sugli smartphone della serie A, questa garantisce circa il 20% di resistenza in più. Se da questo punto di vista si ha un vantaggio, dal punto di vista dei processi produttivi si ha uno svantaggio, visto che il tutto richiede 20 passaggi in più.