Samsung nel 2012 è diventato il primo produttore nel campo della telefonia mobile a livello mondiale, sbaragliando la concorrenza di Apple e soffiando la leadership a Nokia dopo 15 anni di dominio incontrastato. Ma a cosa è dovuto questo successo?
È interessante la riflessione che l’analista Benedict Evans ha riportato su Business Week: “Nessuno sapeva quali fossero le dimensioni dello schermo più adatte, così Samsung ha proposto tutti questi schermi e ha visto quale di questi garantiva il maggiore successo. Samsung non si è fermata a pensare, stanno solo facendo più telefoni“.
Una logica che si potrebbe riassumere così: poca innovazione, tanta produzione! Effettivamente Samsung è stata la prima società al mondo a sdoganare il concetto di phablet realizzando uno smartphone con display superiore ai 5 pollici. Il Galaxy Note N7000 fu un successo clamoroso e oggi il Samsung Galaxy S4 si presenta con un display da 4,99 pollici. Se Samsung non avesse osato con la gamma Note forse oggi la dimensione media degli schermi sarebbe ancora di 4,3/4,5 pollici.
La concorrenza guarda con attenzione e imita (un esempio emblematico è l’LG Optimus G Pro) ma ormai Samsung ha conquistato una fetta importante di mercato ed è un dato di fatto che per molti Android = Samsung. Ed ora la società coreana può vantare ben due gamme di successo nel proprio catalogo: Galaxy S e Galaxy Note. E in futuro potrebbe esserci spazio anche per il nuovo sistema operativo Tizen…