Oggi Norcia è in festa per celebrare il suo santo protettore, Benedetto della nobile famiglia Reguardati nato nel 480 e morto nel 593 come scrive san Gregorio Magno nei Dialoghi.
San Benedetto è stato fondatore del monachesimo occidentale ed è patrono principale d'Europa.
Benedetto e Scolastica, la sorella gemella, sin da ragazzi verosimilmente vengono attratti dall'esperienza eremitica degli asceti Spes, Fiorenzo ed Eutizio stanziati nella Valle Castoriana a pochi chilometri da Norcia.
Il trasferimento a Roma, per seguire gli studi, durò un anno perché il giovane Benedetto, nauseato dalla corruzione dei costumi, cercò la meditazione e un nuovo stile di vita.
La prima tappa in fuga dal mondo fu Enfile, l'odierna Affile nei monti Simbruini, poi Subiaco dove il giovane visse in una grotta sotto la guida del monaco Romano.
Qui, una volta a settimana, Romano calava nella spelonca una fune a cui era legato un pezzo di pane, unico sostentamento dell'eremita.
L'esemplare Benedetto combatteva le tentazioni gettandosi in mezzo alle ortiche e ai rovi per spegnere ogni passione.
Tanto rigore e fermezza convinse i monaci del vicino monastero di san Cosmato a nominarlo Abate della comunità, ma la ferrea disciplina imposta da Benedetto li portò in seguito a tentarne l'avvelenamento.
Intanto molti giovani seguivano spontaneamente o venivano affidati dalle famiglie a quest'uomo, la cui fama di santità si stava diffondendo ovunque, cosicché Benedetto abbandonò definitivamente la vita solitaria.
Passò dagli eremi ai cenobi fino ad arrivare alla fondazione dei primi dodici monasteri.
A capo di ciascuno di essi fu posto un Priore secondo la Regola di san Basilio, da lui però permeata di maggiore umanità.
Nel 527 giunse a Montecassino dove fondò il primo Monastero modello della sua Regola (nel 589 il Monastero fu distrutto dai Longobardi e nel 1944 bombardato dagli Alleati), dedicando due oratori a san Giovanni Battista e a san Martino di Tours.
Da Montecassino, dove morì il 21 marzo del 547, quaranta giorni dopo la sorella Santa Scolastica da Norcia, una nuova cultura religiosa, sociale, civile ed economica si diffuse in tutta Europa. La coltivazione dei campi, il lavoro delle arti, lo studio divennero i fondamenti di una vita contrapposta alla rivalità, alla lotta, alla sopraffazione.
La Regola dell'Ora et labora, prega e lavora
Scrive A. Fabbi (I Santi nostri Diocesi di Norcia 1961) che la Regola composta nel 540 "è un codice ispirato all'organizzazione militare di Roma. Cristo è il condottiero e noi siamo i suoi soldati.
Base di ogni convivenza e precetto era l'obbedire. La giornata dei monaci doveva essere occupatissima in base a un orario, il cibo regolato, il riposo, il canto, la preghiera altrettanto. Sette ore erano dedicate al lavoro, due alla preghiera, due allo studio. Era bandita ogni scontentezza, in tutti doveva aleggiare una serena dolcezza.
L'ora et labora ovvero il messale d'accordo col piccone, la croce col badile, la penna con la zappa, la croce con l'aratro, le mani elevate al cielo o poggiate sulla tavolozza.
L'Abbazia era diretta da un superiore chiamato Abba (abate = padre), la cui opera era sorvegliata da un Consiglio; l'Abbazia diventò la città esemplare delle prime comunità civili con il molino, il frantoio, il forno, la biblioteca, l'infermeria".
Le celebrazioni benedettine 2012 a Norcia
La città natale di san Benedetto festeggia ogni anno la ricorrenza del Transito il 21 marzo e la data della nascita del Santo l'11 luglio.
Con l'arrivo della fiaccola a Norcia, accesa a Malta il 4 marzo scorso dall'arcivescovo Paul Cremona, sono stati aperti nella serata del 20 marzo i festeggiamenti del 2012. Ad accogliere la fiaccola sul sagrato della Basilica c'erano il console onorario di Malta, Paese gemellato quest'anno con Norcia, l'arcivescovo di Spoleto-Norcia Boccardo, l'abate dei Benedettini di Norcia padre Cassian Folsom, le autorità cittadine e regionali.
La giornata di oggi, alle 10,00 ha visto la sfilata del Corteo storico che ripropone la consegna tradizionale dei pallii e dei ceri ed è proseguita con la solenne celebrazione eucaristica da parte del Cardinale Giovanni Battista Re, Prefetto emerito delle congregazioni dei Vescovi.
La stupenda piazza di Norcia, che ha al centro la statua di san Benedetto e sui lati il palazzo comunale, la Basilica del santo, la cattedrale di santa Maria Argentea e la fortezza della Castellina, dalle ore 16,00 ospiterà lo spettacolare torneo di balestra antica, seguito dai Vespri alle ore 17,30 e dalla processione del Reliquario di san Benedetto alle ore 18,00.