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San Francisco: techies go home!

Da Silviapare

San Francisco: techies go home!Gli abitanti di San Francisco, quelli rimasti almeno, cioè quelli non sfrattati o non costretti ad andarsene perché non possono più permettersi di vivere nella città più cara degli Usa (sì, anche di New York, anche di New York: nell'ultimo anno l'affitto medio di un 2-bedroom apartment è arrivato a $3250 al mese. A New York è di $3150), sono incazzatissimi. Ne hanno piene le balle dei ragazzetti pieni di soldi che hanno invaso la città grazie al tech-boom, sbattendo fuori i suoi abitanti e trasformando la città, con l'aiuto del sindaco Ed Greedy Lee, in un parco giochi per stronzi. Questa è la mappa interattiva degli sfratti. E il lancio in borsa di Twitter non farà che peggiorare una situazione già esasperata.
Ma questo ve l'ho già raccontato mille volte. Anche se a quanto pare sono l'unica che lo racconta da queste parti, visto che in Italia San Francisco è ancora sinonimo della beat generation che è morta da cinquant'anni. Invece in quella città succedono cose molto interessanti, adesso. Come per esempio che la gente si è rotta le palle. E ha votato un bellissimo NO a stragrandissima maggioranza a due referendum sostenuti dal sindaco Ed Moneylover Lee che chiedevano il loro parere sulla costruzione di una serie di condomini per ricchi davanti all'oceano.
No Wall on the Waterfront ha stravinto. Purtroppo Ed F***ing Lee ha ancora due anni di mandato.

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