L’Italia scesa in campo contro San Marino
Foto tratta da Vivoazzurro.it
TECNICA (Stadio Dall’Ara). C’è l’Italia, squadra che da un paio d’anni ha iniziato a ragionare come si deve: la qualità tecnica alla base, la carta d’identità che, salvo rare eccezioni, sorride alla meglio gioventù, la prestigiosa Confederations Cup che si avvicina e la possibilità di coinvolgere le new-entry in esperimenti dal rischio calcolato, meglio, inesistente. C’è San Marino, una rappresentativa più che una Nazionale, figlioli volenterosi ma privi di una tradizione calcistica abbastanza credibile da poter opporsi ai campionissimi azzurri che riempiono i titoli dei giornali anche sul Monte Titano.
E poi c’è lui, Andrea Pirlo, che con la sua bacchetta magica traccia linee armoniose per questo e quell’altro compagno. Inizia dal 1′ e non si spegne fino al 90′. Poi ci si chiede perchè gli allenatori gli fanno giocare anche le partite del cortile sotto casa: se vuoi vedere il calcio, devi vedere Pirlo.
Sulla scia delle geometrie del centrocampista della Juventus, si divertono anche tutti gli altri contro un avversario che più che i tiri in porta può vantare una schiera di fratelli (conteremo quattro coppie di consanguinei a fine gara). Ci mette mezz’ora l’Italia per andare in gol, ma dubbi non ve n’erano: bravo Poli nell’inserimento e nel diagonale vincente a bucare Simoncini Aldo, cognome e nome indovinate il perchè.
Violata la porta dei sanmarinesi l’Italia non si ferma mica: pochi minuti dopo il tap-in di Gilardino fa esplodere la Curva Bulgarelli, felice per il suo bomber.
Il test è troppo poco probante per elencare i promossi e i bocciati della prima frazione, ma Poli e Aquilani non dispiacciono, mentre il peso dell’azzurro è parso appesantirsi sulle spalle del giovane Jack Bonaventura.
Nella ripresa mettiamo i puntini sulle i: con chi? Con il numero 21, sempre Pirlo, che fa proprio 2+1 su punizione battuta magistralmente al 50′. Girandola di cambi: nel San Marino entrano altri fratelli, nell’Italia entra anche Balotelli, che pure è nostro fratello, senza se e senza ma. Un palo, esterno, e una traversa per Supermario, con la speranza che il bersaglio lo trovi a Praga fra qualche giorno.
Aquilani trova poi spazio per il 4-0, meritato per l’Italia e per lui, per la sua stagione giustamente terminata con la ciliegina prandelliana finale.
Al triplice fischio sono tutti contenti. San Marino non ha sbragato evitando un passivo che avrebbe stonato nella fresca serata bolognese. Per gli azzurri un match poco indicativo, ma utile ad ammirare Pirlo. Che per il cortile di casa, obiettivamente, sarebbe un po’ troppo sprecato.
ITALIA-SAN MARINO 4-0 (28′ Poli, 34′ Gilardino, 50′ Pirlo, 74′ Aquilani)
ITALIA (4-3-3): Buffon (70′ Sirigu); Maggio (76′ Abate), Ranocchia, Ogbonna, Antonelli (44′ De Sciglio); Pirlo, Pioli, Aquilani; Diamanti (50′ Cerci), Bonaventura (46′ Sau), Gilardino (50′ Balotelli). All: Prandelli
SAN MARINO (4-4-2): Simoncini Aldo (46′ Valentini); Rinaldi Federico, Simoncini Davide, Della Valle (70′ Bollini Gian Luca), Vitaioli; Gasperoni (60′ Berretti), Bollini Fabio (68′ Buscarini), Cervellini (78′ Rinaldi Danilo), Vitaioli Matteo; Coppini, Selva. All: Mazza