Magazine Cinema

San Pasquale Baylonne, protettore delle donne

Da Paultemplar

San Pasquale Baylonne, protettore delle donne

Nell’immaginario paesino di Busolone è in corso una processione,alla quale partecipa gran parte del paese, per invocare San Pasquale Baylonne. Tra i fedeli ci sono Bastiana, una bella donna sposata ad un uomo molto più anziano di lei che invoca il santo per favorire la virilità del marito, c’è Menica che chiede il ritorno del marito dalla Germania, c’è un’indemoniata che cera di guarire immergendosi nel fiume locale in una nassa per pesci.
Il tutto è opera di Giuseppe Cicerchia detto il Femminaro, un sedicente mago che opera in paese con l’aiuto di un giovane muto.
In realtà Giuseppe è solo un piccolo truffatore, che si è installato in paese sfruttando la dabbenaggine e la credulità dei locali, suscitando contemporanemente le ire di Don gervasio, il parroco del piccolo paese, che lo vede come il fumo negli occhi.

La splendida Orchidea De Santis è Bastiana

Giuseppe vivacchia quindi sulle spalle del popolino, ottenendo in cambio di improbabili filtri d’amore, il necessario per vivere e qualche volta anche favori sessuali.
Riesce infatti a sedurre la bella Bastiana convincendola dapprima a spogliarsi e infine a congiungersi con lui per verificare se la donna è davvero sana come dice! e ricambiando poi il favore ottenuto con un intruglio di sua invenzione.

Gabriella Giorgelli è Menica

Nel piccolo borgo però arriva il Mago di Bagnacavallo, devoto di San Costantino, un altro piccolo truffatore che gira con il suo carro insieme ad una donna corpulenta, Fatima che funge da assistente.
Samuele Calì, il mago, si industria per soffiare a Giuseppe i suoi clienti gonzi, inscenando finte passeggiate sui carboni ardenti, finte auto flagellazioni con un pugnale da teatro ecc.
La lotta tra i due esaspera ancor di più Don Gervasio, che si rivolge inutilmente alle forze dell’ordine.
Riuscirà a vincere la partita in un modo singolare, favorito da un avvenimento che ribalterà la situazione.
Samuele organizza un finto esperimento di levitazione, facendosi calare dal campanile della chiesa, favorito dall’oscurità e da un argano piazzato all’interno di esso dalla sua compagna Fatima.
Ma Giuseppe, salito per scoprire il trucco del rivale, ne causa la morte allorquando appare nella semioscurità a Fatima, che sorpresa lascia la manovella dell’argano.
La morte di Samuele, sfracellatosi al suolo, sembrerebbe lasciare partita vinta a Giuseppe.
Don Gervasio però escogita una trappola; sorprende il mago di ritorno da un convegno amoroso con una bella contadina, e complici un suo cognato attore e la compagnia di attori che lavora con lui, fa credere all’ingenuo mago di essere incappato nientemeno che nel diavolo in persona.

San Pasquale Baylonne, protettore delle donneI due maghi concorrenti: Giuseppe il femminaro, Lando Buzzanca

San Pasquale Baylonne, protettore delle donne… e il mago Samuele, Gianni Cavina

Sconvolto, Giuseppe lascia il paese con il suo fido assistente muto; mentre si allontana su una stradina di montagna, al pulmanino sul quale viaggia si guastano i freni…..
San Pasquale Baylonne, protettore delle donne è un film del 1976, diretto da Luigi Filippo D’Amico, che aveva diretto l’interprete principale del film, Lando Buzzanca, in altre due mediocri pellicole, L’arbitro e Il domestico.
Ma se le precedenti avevano qualche piccolo guizzo che ne permetteva una visione che quanto meno non annoiava, San Pasquale Baylonne non ne ha nemmeno uno.Un abttuta per tutte; Nazzareno ” Te devo fa na confessione, io manco a Dio ce credo” Cesira ” Ma che sei, comunista?” Nazzareno ” Manco; sono un libero pensatore”
Si tratta in sostanza di una farsaccia in puro stile decamerotico, nella quale il protagonista, un piccolo truffatore di ancor più piccola tacca vivacchia a spese della credulità popolare.

San Pasquale Baylonne, protettore delle donneGiuseppe, ripulito, in visita al figlio

Non si ride quasi per nulla, e ci si accontenta delle solite beffe di Buzzanca, ormai stanca replica di se stesso, che non brilla limitandosi a replicare all’infinito il suo personaggio ormai caratterizzato dall’erotomania e da un linguaggio dialettale becero e triviale.

San Pasquale Baylonne, protettore delle donneStella Carnacina, che interpreta la finta indemoniata innamorata di Giuseppe

Nello squallore, nella pochezza generale del film, aggravata da una trama labilissima usata a solo uso e consumo del protagonista, si segnala però il buon cast allestito dal regista.
Compaiono infatti Lionel Stander nei panni di Don Gervasio, ennesima interpretazione di un prelato dell’attore nato nel Bronx, del bravo e mal utilizzato GianniCavina (il mago concorrente Samuele) e delle tre bellezze femminili presenti nel film.

San Pasquale Baylonne, protettore delle donneLionel Stander è Don Gervasio, il parroco del paese

San Pasquale Baylonne, protettore delle donneSull’orlo del precipizio

Orchidea De Santis (la bella e ingenua Bastiana), Gabriella Giorgelli (Menica) e Stella Carnacina (l’indemoniata) fanno la loro parte con professionalità e regalano le uniche delizie del film;nel film c’è anche una giovanissima Giliana De Sio, che si produce in un nudo acquatico nella scena i cui lei e il fidanzatino, nipote di Don gervasio, vengono sorpresi da quest’ultimo mentre si bagnano completamente nudi nel fiume.
Un film decisamente brutto, quindi, uno dei primi a segnare l’involuzione della commedia sexy, ormai sempre più priva di idee e destinata ad avere vita breve.

San Pasquale Baylonne protettore delle donne, un film di Luigi Filippo D”Amico. Con Orchidea De Santis, Stella Carnacina, Memmo Carotenuto, Lionel Stander, Lando Buzzanca, Toni Ucci, Gina Rovere, Nerina Montagnani, Gianni Cavina, Gabriella Giorgelli, Enzo Santaniello, Nino Terzo, Giuliana De Sio, Franco Bracardi
Commedia, durata 100 min. – Italia 1976

San Pasquale Baylonne, protettore delle donne

La visita notturna alla moglie di Renato, il castrato

San Pasquale Baylonne, protettore delle donneLa finta apparizione del demonio

San Pasquale Baylonne, protettore delle donneLa preghiera di Bastiana a San Pasquale

San Pasquale Baylonne, protettore delle donneIl grottesco “esorcismo” sull’indemoniata

San Pasquale Baylonne, protettore delle donneTre fotogrammi con Giuliana De Sio, che interpreta Cesira, la ragazza di Nazzareno

San Pasquale Baylonne, protettore delle donne

Lando Buzzanca  – Giuseppe Cicerchia il Femminaro
Stella Carnacina – Indemoniata
Orchidea de Santis – Bastiana
Gabriella Giorgelli – Menica
Gina Rovere – Fatima , l’assistente di  Samuele
Francesco De Rosa – Il muto, complice di Giuseppe
Loretta Persichetti – Donata
Guido Cerniglia – Il barbiere gay
Gianni Cavina – Il mago concorrente,Samuele Calì
Lionel Stander – Don Gervasio
Luigi Bonos – Antonio Pocaterra
Nino Terzo – Brigadiere dei carabinieri
Franco Bracardi – Il padre dell’indemoniata
Toni Ucci – Renato il contadino
Nello Pazzafini – Prospero
Giuliana de Sio – Cesira ,la ragazza di Nazzareno
Alina De Simone – Esmeralda Scrocchio
Franca Dominici    - La suora
Nerina Montagnani – Nicolina
Nicola Natalia – Rolando
Enzo Santaniello – Nazzareno , nipote di don Gervasio

 

San Pasquale Baylonne, protettore delle donne


Regia: Luigi Filippo D’Amico
Soggetto: Castellano e Pipolo
Prodotto da: Gianni Hecht Lucari
Musiche: Guido De Angelis, Maurizio De Angelis

San Pasquale Baylonne, protettore delle donne

 

I commenti appartengono al sito www.davinotti.com

Tutti i diritti riservati

San Pasquale Baylonne, protettore delle donne


Mediocrissimo film con Buzzanca, che ha tre-quattro guizzetti che, con un po’ di generosità, gli evitano l’obbrobrio della monopalla. Pochissimo funziona in quella che pare una serie di quadri su una Ciociaria dell’Ottocento (Fusolone richiama ovviamente Frosinone), contaminata da elementi contemporanei. Né basta ad alzare il livello una citazione da La strada  di Fellini. Nel finale qualche pesante volgarità e un tocco di blasfemia rendono un po’ surreale l’avvenuta messa in onda su RAIUNO…

Curioso ibrido fra farsa scollacciata e filone ciociaro, da Per grazia ricevuta a Scherzi da prete, il film merita una parziale rivalutazione per la sua incontenibile anarchia stilistica e narrativa, il curioso sapore di stampo etnografico e documentaristico, i bizzarri (e sicuramente non voluti) riferimenti che vanno da Fulci a Rondi, da Jacopetti a Pasolini. Fuori da ogni controllo, Buzzanca e D’Amico fanno del loro meglio (o peggio, s’intende) mentre Gianni Cavina ci regala una splendida performance nei panni del “mago” concorrente.


San Pasquale Baylonne, protettore delle donne

 

San Pasquale Baylonne, protettore delle donne San Pasquale Baylonne, protettore delle donne

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :